La stragrande maggioranza degli smartphone Android nel 2019 avrà una tripla fotocamera posteriore. E alcuni dispositivi potrebbero andare addirittura oltre con il numero di obiettivi disponibili. A fare queste considerazioni è Lin En-ping, Chief Executive Officer di Largan Precision, azienda leader nella produzione di soluzioni d’immagine.
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Il veterano del settore è partito dal successo ottenuto da Huawei P20 Pro, il primo smartphone al mondo equipaggiato con una configurazione a tre fotocamere posteriori. Una soluzione che oltre a suscitare curiosità tra gli utenti si è dimostrata più che valida rendendo l’ammiraglia di Huawei incredibilmente performante a livello multimediale.
Tra la crescente popolarità di configurazioni a telecamere multiple e l’emergere di sistemi di imaging 3D capaci di scansionare in maniera avanzata qualsiasi soggetto si trovino davanti, Largan Precision amplierà le sue fabbriche con un nuovo stabilimento che sarà due volte più grande di quello già esistente.
L’obiettivo è produrre moduli 7P e quindi con sette elementi in plastica che andranno a caratterizzare l’obiettivo. Moduli e lenti che diventeranno disponibili in grandi volumi già dal prossimo anno. Nonostante una crescita ormai quasi statica degli smartphone, i moduli fotografici non conosceranno mai crisi per via del loro continuo utilizzo.
Un utilizzo che fino a qualche anno fa si era raddoppiato per via delle configurazioni a doppia fotocamera ma che entro il prossimo anno si triplicherà per quelli con tre fotocamere posteriori. DxOMark, società di imaging francese, crede anche che le configurazioni con telecamere triple e quadruple saranno disponibili a brevissimo.
E Android non sarà l’unico sistema operativo a vivere questa crescita perché Apple è già passata alle dual cam sui suoi smartphone più potenti mentre gli iPhone in arrivo e quelli del futuro avrebbero configurazioni con tre sensori diversi.