Si prevede che i giganti delle telecomunicazioni privilegeranno l’implementazione non autonoma nelle principali aree metropolitane dove le reti 4G LTE sono già abbondanti. Il completamento dello standard standalone consente loro di offrire una copertura uniforme anche in altre aree in cui non esistono reti contemporanee, riducendo così i costi. Questo è il risultato di una collaborazione su larga scala tra oltre 600 operatori del settore, da quelli di rete ai produttori di apparecchiature, di chip e aziende di smartphone.
Indubbiamente è un risultato storico. Nonostante ciò, molti analisti si affrettano a sottolineare che il lavoro specifico sulla Release 15, e del 5G nel complesso, è lontano dall’essere finito. La principale sfida che rimane è in realtà la produzione di massa di nuovi hardware di telecomunicazione conformi al nuovo standard. Ad esempio, nuovi modem, antenne, smartphone e altri dispositivi elettronici che possono comunicare con tali reti prima ancora che possa iniziare la distribuzione.
Gli sviluppi sperimentali di 5G negli Stati Uniti inizieranno nella seconda metà dell’anno. Verizon e AT & T sono impegnati a offrire una copertura di prossima generazione in aree limitate. T-Mobile e Sprint seguiranno l’esempio all’inizio del prossimo anno. Si noteranno i loro sforzi per l’implementazione che probabilmente accelereranno il processo. Mentre i primi smartphone Android abilitati al 5G dovrebbero essere rilasciati nella prima metà del 2019. Inizialmente solo negli Stati Uniti.