Il dubbio aleggia nelle menti dei clienti di Mediaset Premium. Con la perdita di Serie A e Alta Definizione, alcuni hanno iniziato a domandarsi se mantenere attivo l’abbonamento o chiedere il recesso per passare definitivamente alla concorrenza. La domanda è lecita, riuscirà l’azienda ad accontentarli?.
I tempi per Mediaset Premium sono davvero difficili, negli ultimi mesi l’azienda ha registrato una serie di sconfitte su tutti i fronti a dir poco inaspettate. All’inizio dell’anno ha visto svanire il sogno Champions League, tornato nelle mani della rivale Sky per il prossimo triennio, e, come se non bastasse, qualche giorno fa pare essere sfumata anche la Serie A (sempre acquisita dalla coppia Sky-Perform). Il futuro, almeno per quanto riguarda il palinsesto, sembra essere tutt’altro che roseo, i Berlusconi provano a tranquillizzare l’ambiente sostenendo che lavoreranno per la ritrasmissione.
I consumatori sono scontenti, ad aggiungere benzina al fuoco troviamo anche una decisione commerciale non propriamente popolare. Ad inizio giugno Mediaset Premium ha provveduto ad aggiungere i canali di Sky al proprio palinsesto (come da accordi commerciali precedenti); peccato che, per riuscire nell’interno prefissato, abbia dovuto rinunciare a soluzioni apprezzate e richieste dalla community.
Dal primo del mese corrente, infatti, la visione in alta definizione è ormai un lontano ricordo. Tutti i canali del palinsesto aziendale sono trasmessi in SD senza possibilità di cambiamento alcuno.
Considerato quanto scritto in precedenza riteniamo più che comprensibili le proteste degli abbonati, Mediaset Premium sostiene che provvederà a ridurre i costi degli abbonamenti nel caso in cui non dovesse trovare un accordo per i diritti di ritrasmissione.