Samsung ha rivoluzionato la sua linea di prodotti mobile, offrendo – sia per la fascia alta che per quella bassa – un design all’avanguardia e un hardware competitivo. La linea di processori Exynos ne è un esempio: la coreana ha deciso di utilizzare i chip di Qualcomm solo negli Stati Uniti e Cina, a causa dei brevetti CDMA.
I processori Exynos sono progettati da Samsung, e usano ancora le GPU Mali come parte del loro System-on-Chip; ricordiamo anche che la tecnologia Mali è progettata e venduta da ARM. Tenendo presente ciò, Samsung starebbe puntando ad ”allentare” la sua dipendenza da ARM: secondo un rapporto di WinFuture, infatti, l’azienda potrebbe presto prodursi da sè anche le GPU – al momento solo per i dispositivi di fascia più bassa.
Queste GPU sono descritte “fiore all’occhiello“, il che implica che il gigante sudcoreano vuole portare, anche sulla fascia bassa, prestazioni di elaborazione grafica importanti. Ed è la stessa società a confermare questa indiscrezione, poiché ha pubblicato un annuncio di lavoro su LinkedIn.
L’azienda parrebbe aver progettato da sola queste GPU, il che significa essere proprietaria dell’architettura, del design e dell’insieme di istruzioni; ancora, Samsung vuole avere anche il pieno controllo sulla produzione di questi chip.
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L’obiettivo è che queste GPU vengano utilizzato non solo su smartphone, ma anche su auto a guida autonoma; ciò si traduce in un netto vantaggio nell’apprendimento automatico e gli algoritmi di deep learning.
Infine, è interessante notare come Samsung intenda produrre queste GPU solo per dispositivi di fascia bassa, probabilmente nell’ottica di ridurre ulteriormente i costi, in modo che i device di fascia bassa possano essere offerti ad un prezzo ancora più basso.