Le false notizie rappresentano solo uno dei pochi cancri che affliggono Facebook e tutti gli utenti che vi sono iscritti ormai da tempo. Durante gli ultimi anni l’azienda si è molto impegnata per contrastare questo fenomeno, mettendo sul campo più tecniche.
Infatti, mediante la revisione umana e anche automatica, sono stati fatti fuori più account falsi, tutti atti a pubblicare notizie prive di fondamento o fuorvianti.
Facebook intensifica i controlli e espande il suo programma di fact-checking
Per aumentare in maniera esponenziale i controlli e per proseguire al meglio la guerra contro le fake news, Facebook ha annunciato più aggiornamenti:
- l’espansione del programma di fact-checking a nuovi Paesi
- l’introduzione dell’analisi da parte dei fact-checker anche di foto e video
- un aumento dell’impatto del fact-checking grazie all’utilizzo di nuove tecniche, tra cui l’individuazione dei duplicati e l’utilizzo di “Claim Review”
- un’azione mirata contro chi contravviene alle policy di Facebook in modo recidivo e con metodi nuovi
- il miglioramento della misurazione e della trasparenza grazie alla collaborazione con il mondo accademico.
E’ quindi partita una nuova fase della lotta alla disinformazione, la quale avrà spazio quindi in più paesi a partire da oggi. Il problema però è chiaro: i cosiddetti fact-checker non possono certamente controllare più contenuti al giorno, dato che questi sono oltre un miliardo. Per tale motivo si stanno ricercando nuove soluzioni per individuare notizie false e per agire quindi su una scala più ampia.
- L’apprendimento automatico aiuta a identificare duplicati di storie già smentite. Per esempio, un fact-checker in Francia ha giudicato falsa una notizia secondo cui sarebbe possibile salvare una persona affetta da ictus utilizzando un ago per pungerla sul polpastrello e prelevare sangue. Il machine learning ha permesso di identificare più di 20 domini e oltre 1.400 contenuti che diffondevano la stessa affermazione.
- Inoltre, Facebook lavorerà con i partner del fact-checking per utilizzare Claim Review di Schema.org, un framework open-source utilizzato da varie aziende tecnologiche e organizzazioni per la verifica dei fatti. Questo renderà più facile per i fact-checker condividere i rating con Facebook e aiuterà a rispondere più rapidamente, soprattutto in tempi di crisi.
Ecco quali saranno gli obiettivi principali dei nuovi controlli
Tutto sarà inoltre mirato a colpire chi andrà ad infrangere la classica policy istituita da Facebook continuamente. Infatti ci sono fact-checker che da oggi prenderanno il compito di andare a scovare tutte quelle pagine che non fanno altro che continuare a condividere notizie false.
Il metodo per annientarle sarà semplicemente quello di ridurre la loro visibilità, in modo che queste possano avere poco riscontro. Una chiave fondamentale per questa situazione potrebbe essere proprio l’apprendimento automatico, il quale aiuterà ad individuare pagine e notizie false.