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Facebook sul piede di guerra, gli utenti che ingannano rischiano grosso

Facebook dopo mesi passati nell’ombra di Cambridge Analytica ha intenzione di riacquistare la sua credibilità combattendo le fake news, fenomeno molto diffuso nella piattaforma.

Mark Zuckerberg ha fatto sapere che per combattere le notizie false ha messo a punto un programma di 5 punti, basati soprattutto sul fact-checking. Scopriamo insieme la strategia.

 

Ecco come Facebook ha intenzione di combattere le fake news

La Product Manager dell’azienda, Tessa Lyons-Laing ha dichiarato: “Durante l’ultimo anno e mezzo Facebook si è impegnato a combattere le false news attraverso una combinazione di strategie che vanno dalla rimozione degli account falsi alla collaborazione con i fact-checker, fino alla promozione di campagne di alfabetizzazione mediatica. Questo impegno non terminerà e c’è ancora molto da fare“. Il primo punto su cui l’azienda vuole soffermarsi è l’espansione del programma di fact-checking verso nuovi Paesi. Il programma valuta l’attendibilità delle notizie sulla piattaforma, cercando di ridurre al minimo quelle false.

Il secondo punto è l’introduzione delle analisi da parte dei fact-checker anche di foto e video. Il test che sta svolgendo Facebook include anche contenuti che vengono modificati, come foto e video. Il terzo punto è l’aumento dell’impatto del fact-checking con l’utilizzo di nuove tecniche. Non potendo valutare ogni singola storia, la piattaforma sta cercando nuove tecniche per espandere il servizio, uno tra tutti è l’apprendimento automatico.

Il quarto punto parla di un’azione mirata contro gli utenti che oltrepassano le policy di Facebook molto spesso. Anche in questo caso l’apprendimento automatico è il punto focale. Esso aiuta ad identificare le pagine straniere che diffondono notizie false per scopi economici. L’ultimo punto è i miglioramento della misurazione e della trasparenza, grazie alla collaborazione delle accademie. L’iniziativa vuole sostenere una ricerca sul ruolo del social network nell’informazione.

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Pubblicato da
Veronica Boschi