Il mondo delle pay TV è da sempre stato uno dei più competitivi con il dominio quasi incontrollato della realtà inglese. Sky, indubbiamente, è la migliore espressione in Italia per quanto riguarda il mondo sportivo e dei contenuti in generale. Mediaset Premium ha da sempre cercato di recuperare il distacco con soluzioni estreme (come il giocarsi il tutto per tutto con l’acquisizione della Champions League dell’ultimo triennio), ma con scarsi risultati.
Il 2018, purtroppo, non è un anno molto positivo. Nelle scorse settimane abbiamo assistito ad un susseguirsi di brutte notizie in grado di scuotere anche la più solida delle aziende. La Champions League
, recente cavallo di battaglia, è un lontano ricordo; la Serie A, invece, potrebbe rientrare ancora nel palinsesto, anche se i dubbi in proposito sono moltissimi.Ad aggravare una situazione già complicata, ecco arrivare la colpa di Sky. Ad inizio giugno, grazie al recente accordo commerciale tra le parti, Mediaset Premium ha provveduto ad aggiungere all’interno del proprio palinsesto i canali della concorrente. Peccato che le frequenze a disposizione fossero terminate, di conseguenza è stata costretta a rimuovere l’alta definizione lasciando tutta la clientela alla buona vecchia qualità SD.
Le proteste sono moltissime, non sappiamo effettivamente come andrà a finire; speriamo vivamente che l’azienda italiana riesca a risolvere e non perdere gli ottimi risultati raggiunti nel corso degli ultimi anni.