In poco meno di una settimana di distanza, abbiamo assistito alla presentazione di Oppo Find X e Vivo Nex, due tra gli smartphone più attesi di sempre che adottano un approccio concettualmente simile al full-vision, ma che poi – nella sostanza – è completamente diverso. diverso.
Come realizziamo un vero smartphone a schermo intero senza rinunciare alla fotocamera frontale?
Molti OEM hanno cercato di affrontare questo dilemma approntando molteplici soluzioni. Xiaomi, ad esempio, ha inizialmente spostato la fotocamera selfie sulla cornice inferiore del Mi Mix, per poi cedere alla soluzione più popolare: la tacca – serie Mi 8.
Notch circolari, notch larghe, notch sottili, tacche che si possono nascondere: una componente estetica che o si ama, o si odia. Purtroppo, ci troviamo davanti a brutte copie di iPhone X, e questo non va affatto bene.
A questo punto entrano in scena Vivo e Oppo, due aziende cinesi entrambe di proprietà del gruppo BBK Electronics, le quali hanno progettato due smartphone caratterizzati da telecamere a pop-up con sistemi meccanizzati e display senza completamente senza cornici.
Tuttavia, nonostante sia Vivo Nex che Oppo Find X offrono una soluzione simile allo stesso problema generale, ci sono differenze significative tra i due. La domanda è: quale scegliere?
Iniziamo con Vivo Nex, che riprende la fotocamera frontale del concept phone Apex ammirato in occasione del MWC 2018 di Barcellona.
Quando si utilizza il device, il modulo della fotocamera frontale è nascosto all’interno della scocca. Tuttavia, quando si l’app fotocamera e si passa alla modalità fotocamera frontale, ecco fuoriuscire un piccolo obiettivo da 8MP (f / 2.0). L’intero processo richiede meno di un secondo.
Vivo ha altresì rincuorato tutti gli utenti che nutrono preoccupazioni relative a possibili guasti meccanici, e che porterebbero irrimediabilmente a riparazioni costose. La fotocamera frontale può sollevare fino a 500g, e lo ha dimostrato in ripetute prove; inoltre, il suo motore è dotato di circuiti integrati indipendenti e algoritmi di controllo che consentono alla stessa di muoversi con assoluta precisione. Secondo Vivo, l’intero meccanismo può essere sollevato e abbassato ripetutamente fino a 50.000 volte.
Oppo Find X adotta anch’esso il concetto di sistema pop-out, e lo estremizza. Il meccanismo è più grande, tanto da contenere una fotocamera frontale da 25 MP, un piccolo altoparlante ed un sensore IR in grado di scansionare il viso per creare una mappatura 3D – tecnologia simile al Face ID di Phone X.
Ma non è tutto: Oppo Find X non nasconde semplicemente la fotocamera frontale e i sensori ora citati, poichè l’intero meccanismo ospita anche i due sensori posteriori da 16MP (f / 2.0, PDAF) + 20MP (f / 2.2) e flash a doppio tono.
Ancora una volta, non vi saranno problemi di durabilità: Oppo sostiene che il modulo può essere utilizzato circa 300.000 volte.
In generale, Nex e Find X condividono molti degli stessi pro e contro. Parliamo di due prodotti che saranno sicuramente più suscettibili ai guasti rispetto a device con una struttura statica. Ma è ovvio: con un rapporto schermo a corpo così alto, bisogna pur scendere a compromessi.
Bisogna precisare però che Oppo cestina i moderni sistemi di sicurezza come lettore di impronte digitali e adotta il solo sblocco 3D, proprio come l’iPhone X. A differenza del telefono ultra-costoso di Apple, tuttavia, Oppo Find X ha la già descritta fotocamera a pop-up, la quale deve essere richiamata ogni volta che si desidera sbloccare il telefono.
Ciò vuol dire un utilizzo costante del meccanismo, che è ulteriormente aggravato dalla decisione di Oppo di nascondere gli obiettivi posteriori all’interno del pop-up. Ne valeva davvero la pena, Oppo?
A confronto, il Nex, sfoggia una fotocamera posteriore doppia, e un sensore all’avanguardia: sotto lo schermo. Altresì, i vari sensori come capsula auricolare e luminosità / prossimità sono anch’essi sotto il display.
In particolare, la capsula auricolare è caratterizzata da una tecnologia che Vivo chiama “Screen SoundCasting“, un modo elegante per dire che il suono viene creato facendo vibrare il display.
Ma noi, quale preferiamo? Beh, è indubbio che Vivo Nex è più pratico, ed un cellulare – a nostro avviso – deve essere comodo e funzionale. La fotocamera posteriore è sempre pronta all’uso, e troviamo davvero comodo il sensore sotto il display, che nelle varie prove effettuate dai colleghi americani si è rivelato essere veloce e preciso.
Ciò detto, ormai è chiaro che il mercato degli smartphone punta più alla forma che alla sostanza, ed è per questo che crediamo che molte aziende seguiranno l’esempio di Oppo e Vivo; i pop-up che diventeranno la nuova norma, dunque.
E voi, invece? Preferite il design di Vivo Nex, o meglio un esercizio di stile come quello posto in essere da Oppo? Fateci sapere la vostra opinione commentando il post dedicato su Facebook!