Sarete sicuramente tutti informati dello scandalo che ha coinvolto Facebook qualche mese fa. Si tratta di Cambridge Analytica dove, la piattaforma avrebbe ceduto dati di milioni di utenti senza avere il loro permesso.
In seguito allo scandalo, i dirigenti della piattaforma e anche il CEO Mark Zuckerberg sono stati chiamati davanti al Senato degli Stati Uniti per rispondere ad alcune domande. In questi giorni l’azienda ha fatto marcia indietro, smentendo una dichiarazione rilasciata qualche tempo fa.
La piattaforma durante i suoi incontri con il Senato degli Stati Uniti, ha dichiarato di non essere stata in grado di proteggere i dati dei propri utenti. Nel mese di maggio, Mark Zuckerberg, fondatore e CEO dell’azienda, si è scusato con il Parlamento Europeo. Ha anche assicurato che la piattaforma starà più attenta, in modo da non ripetere un’altra volta lo stesso errore.
Pochi giorni fa abbiamo parlato delle dimissioni del capo della comunicazione, secondo molte voci, legate proprio allo scandalo anche se lui stesso ha dichiarato che non è così. I dati di cui si parla, si riferivano ad utenti americani ed Europei ma in queste ore l’azienda, tramite un portavoce ha dichiarato che nessun utente europeo è coinvolto.
Steve Satterfield, direttore privacy e pubblicità del social network lo ha reso noto durante una nuova audizione al Parlamento Europeo. Precedentemente la piattaforma invece informò che erano stati violati i dati di ben 2.7 milioni di utenti europei. Ecco le sue parole: “Le migliori informazioni che abbiamo oggi suggeriscono che non sono stati condivisi dati di utenti europei. “Facebook non sarà in grado di confermare definitivamente questo fino a quando non condurrà una verifica giudiziaria“. Vi terremo sicuramente aggiornati sulla questione.