Il caricatore EP-TA200 impostato per essere collegato al phablet Android avrà una potenza massima di circa 10 W. Quindi non sarà più veloce caricare il dispositivo rispetto agli accessori forniti con S7, Note 7, S8 e Note 8. Il certificato del prodotto elenca il caricabatterie con supporto 9V e 1.67A che ammonta a 15.03W. Dunque i limiti pratici delle soluzioni Samsung vedranno la sua potenza limitata invece a circa 10W, come nel caso del Galaxy S9 ed S9 Plus.
Galaxy Note 9 non supporterà la tecnologia Quick Charge 3.0 di Qualcomm o le tecnologie più recenti. Infatti l’azienda punta sempre alla parità delle funzionalità. Tale soluzione potrebbe non funzionare con la variante internazionale del dispositivo, vale a dire con un device che presenta il chip Exynos 9810 invece dello Snapdragon 845. Piuttosto, lo smartphone dovrebbe offrire la ricarica rapida di Samsung basata su Quick Charge 2.0, una tecnologia molto più vecchia e meno efficiente.
Samsung Galaxy Note 9 arriverà ad agosto e probabilmente senza supportare un sistema di ricarica rapida nuovo rispetto ai predecessori
Poiché la maggior parte degli addetti ai lavori concordano che il Galaxy Note 9 avrà una batteria da 4.000 mAh, è probabile che sia più lento a caricare completamente rispetto al suo predecessore che è arrivato con una cella da 3,300 mAh. Gli unici dispositivi di fascia alta sul mercato che sono più lenti da caricare rispetto ai prodotti moderni di Samsung sono gli iPhone di Apple.
Se il Galaxy Note 9 dispone davvero di una batteria da 4.000 mAh, probabilmente ci vorranno più di due ore per passare da zero a 100. Un recente rumor ha indicato che il dispositivo dovrebbe essere ancora estremamente efficiente e durare fino a due giorni di uso regolare con una singola carica. In ogni caso, all’inizio di questa settimana, Samsung ha confermato che annuncerà il Galaxy Note 9 il 9 agosto. Dovrebbe essere in vendita verso la fine dello stesso mese. Vedremo se le voci sulla ricarica rapida sono veritiere.