La lezione sembra non essere chiara a Zuckerberg e la sua società. Lo scandalo Cambridge-Analytica non ha spaventato Facebook a quanto pare e un nuovo brevetto è stato presentato.
La novità lascia tutti un po’ perplessi e va contro quanto stabilito dalla nuova normativa sulla privacy.
Un brevetto particolare è stato lanciato da Facebook!
L’idea sarebbe quella di registrare i suoni provenienti dall’ambiente che ci circonda. Perché? Facebook spiega che il brevetto darebbe la possibilità di ottenere informazioni utili a scopo pubblicitario. Attraverso i suoni captati da altri dispositivi, potrebbe registrare quali messaggi sono più frequenti. La società ha dichiarato che non utilizzerà la nuova tecnologia sui dispositivi degli utenti ma ciò non è comunque rassicurante. Giornalmente sono numerosi i dispositivi che sfruttano tecnologie simili. Il brevetto potrebbe facilitare l’ingresso di hacker che potrebbero attivare i microfoni dei nostri smartphone senza alcun problema. E soprattutto senza il nostro consenso!
L’obiettivo di Facebook sembra essere quello di conoscere al meglio la quotidianità dei suoi utenti e gli interessi preferiti. Lo smartphone sarebbe così in grado di attivarsi automaticamente ogni qualvolta venga captato il segnale di un altro dispositivo per ascoltarne spot pubblicitari. Nonostante le dichiarazioni confermino il contrario, non siamo sicuri che lo scopo sia soltanto questo e i recenti scandali ci permettono di dubitare.
Attivando il microfono di ogni smartphone nessuno può assicurare agli utenti che Facebook capterà soltanto i “rumori ambientali”. La notizia potrebbe rivoltarsi contro Facebook che ha già perso numerosi iscritti a causa dei problemi relativi alla privacy.