Proprio per questo vogliamo aprire un nuovo capitolo che ci porti a conoscere cos’è questo sistema e come usarlo per avere immagini super.
Il sistema di gestione intelligente della gamma dinamica ampliata (HDR) utilizza una combinazione della stessa immagine per generare uno scatto unico in cui si bilanciano i livelli di luminosità e contrasto combinando le informazioni catturate dal sistema.
Detto in breve, quando scattiamo una foto, noi vediamo una singola immagine ma in realtà la nostra fotocamera ne scatta tre allo stesso tempo e con altrettante diverse modalità. Un’immagine è realizzata con esposizione media, una in sovraesposizione ed una in sottoesposizione. Tutte le informazioni delle singole immagini vengono raggruppate e se ne offre una sola. Il risultato finale è davanti ai nostri occhi: l’immagine risultante è ricca di dettagli e rispecchia ciò che i nostri occhi percepiscono nella realtà.
Ciononostante non sempre è consigliabile utilizzare questa modalità. Infatti, ora scopriremo perché usarla ma, soprattutto, perché non farlo.
Vi sono delle situazioni in cui l’uso del sistema HDR è di fondamentale importanza per la buona resa di uno scatto. Le casistiche in cui occorre attivarlo, a meno che il sistema non lo faccia in automatico, sono le seguenti.
L’utilità della modalità HDR è fondamentale nel momento in cui ci troviamo in condizioni di scarsa luminosità. In tale situazione l’opzione dà il meglio di sé, illuminando in modo adeguate le zone buie (sottoesposte) senza sovraesporre le zone illuminate e quelle naturalmente esposte. Ovviamente non ci si aspettano miracoli. Se una zona è troppo buia la foto verrà scura, a meno di avere per le mani uno smartphone con fotocamera adeguata alla situazione.
La luce solare diretta tende deformare il volto del soggetto in primo piano, in quanto realizza una situazione di contrasto elevato tra le parti direttamente esposte alla luce e quelle in ombra. l’HDR regola le discrepanze garantendo uno scatto finale senza incertezze.
Quando scattiamo in esterno tramite modalità Foto Panoramica ci accorgiamo subito del fatto che vi sono aree diversamente esposte, in cui i dettagli possono aumentare o ridursi a seconda della quantità di luce che il sensore riesce a catturare. In questo modo, una zona potrebbe apparire buia e poco definita, mentre un’altra naturalmente esposta con dettagli nitidi.
Usando l’HDR in modalità Panorama per scatti esterni su Paesaggi evitiamo questo inconveniente garantendoci un perfetto bilanciamento delle diverse aree riprese.
HDR non significa miracolo, lo abbiamo detto. Perciò ecco delle situazioni in cui non è possibile apprezzare le impostazioni della modalità.
Se il soggetto da immortalare si trova in movimento l’HDR peggiora la situazione sfocando l’immagine finale. Questo avviene perché dovendo scattare 3 o più foto consecutive aumenta il tempo di esposizione. Il movimento, realizzato tra uno scatto e l’altro, genera un’immagine poco nitida. Da sconsigliare.
Un livello di contrasto elevato tra soggetto in primo piano e sfondo consente di realizzare degli scatti davvero efficaci, degni del miglior set cinematografico di Hollywood. Ma in modalità HDR questa situazione è poco desiderabile. La differenza tra luci ed ombre in tale condizione viene annullata in luogo della natura stessa di questa tecnologia.
Scene troppo chiare o troppo scure immortalate in modalità HDR On si manifestano con colori brillanti e livelli di contrasto ottimali. Ad ogni modo, se i colori sono particolarmente vividi si corre il rischio di alterarli facendoli apparire ancora più accesi. Questo è un difetto noto dell’uso del sistema HDR in tali condizioni.
Utilizzare l’HDR può migliorare di molto la resa dei nostri scatti tramite smartphone. Ciononostante non sempre è facile scegliere la situazione più adatta in cui applicare gli algoritmi di questa tecnologia di imaging. Un ruolo fondamentale è giocato dall’esperienza sul campo e dalla capacità di “interpretare gli stati di luce”. L’uso di questa modalità ha realmente migliorato le vostre foto? Fatecelo sapere.