Facebook, nel corso degli anni, si è rivelato una “macchina machiavellica” per la raccolta di dati e delle abitudini private degli utenti. Per alcuni, con comportamenti riprovevoli in quanto l’azienda presumibilmente riteneva questa prassi una “responsabilità per proteggere le informazioni degli utenti“.
Dal 2008 è emerso che, dopo tutto, i dati raccolti dagli utenti non sono tutelati dalle “curiosità” commerciali (e non solo) di terzi. E gli scandali ne sono la prova. Il gigante del social networking ha promesso di “fare meglio“, ma una recensione sui brevetti di Facebook rivela come l’azienda vuole stare al passo con tutti gli aspetti della vita dei suoi utenti: la nostra identità, a chi siamo vicini, lo status relazionale, le nostre opinioni politiche, religiose, sportive e altro.
Secondo il New York Times, Facebook ha chiesto di poter utilizzare le fotocamere anteriori per leggere le espressioni dell’utente e determinare se ci piace il contenuto visualizzato nel nostro feed. L’azienda vuole anche monitorare il nostro status socioeconomico, quante ore di sonno dormiamo e anche prevedere quando moriranno!
La fame incessante nella raccolta di informazioni personali degli utenti, dunque, mira a monetizzare, vendere e commercializzare.
Facebook e i brevetti inquietanti
Nonostante le promesse fatte da Mark Zuckerberg, queste sette domande di brevetto su Facebook rivelano i piani dell’azienda di accumulare e sfruttare le informazioni personali degli iscritti:
1. Creare un profilo dello stato della relazione dell’utente
Brevetto 14/295.543: analizza i dati sul numero di volte che si visita il profilo di un altro utente o il numero di persone sulla vostra foto profilo per prevedere se l’utente è coinvolto in una relazione d’amore.
2. Classifica in base alla personalità della persona
Questo brevetto suggerisce l’uso di messaggi e post personali per analizzare i tratti della personalità. Determinando l’estensione dell’estroversione, la stabilità emotiva e il processo di pensiero dell’utente, in base ai segmenti di notizie e agli annunci preferiti e visitati.
3. Prevedere il futuro dell’utente
Questa domanda di brevetto propone l’uso dei post del proprietario del profilo e dei suoi messaggi, insieme con le transazioni con carta di credito e posizione, prevedendo occorrenze di grandi eventi della vita come la nascita, la morte o la laurea.
4. Identificazione della telecamera dell’utente
Un altro brevetto suggerisce l’analisi delle fotografie per stabilire una “firma” esclusiva della fotocamera basata su pixel o graffi difettosi sull’obiettivo. Questa firma può essere utilizzata per scoprire chi ha inviato le foto dal dispositivo che le ha scattate.
5. Spiare l’utente
Questo brevetto mira a utilizzare il microfono del telefono per ascoltare e identificare quali programmi TV l’utente preferisce e vede, quali annunci ignora e quali gli piace guardare.
6. Seguire la routine quotidiana
Questo brevetto è davvero spaventoso e pericoloso, in quanto suggerisce il monitoraggio della routine di ciascuno di noi e la notifica agli altri utenti in caso di qualsiasi deviazione da suddetta routine – per vedere se la persona potrebbe essere oggetto di molestie, per esempio.
7. Utilizzare il servizio di localizzazione per stabilire un valore predefinito
Questo brevetto descrive l’uso della posizione del telefono di ciascun utente per determinare chi è più vicino all’utente e dove si trova. Inoltre, suggerisce di controllare il telefono per scoprire quante ore di sonno l’utente ha giornalmente.
Spaventoso quello che sappiamo, ma molto quello che non sappiamo
È noto che le aziende detengono brevetti per battere i loro concorrenti nelle tecnologie. Lo stesso potrebbe valere per alcuni dei brevetti di Facebook, dal momento che la pubblicità è fondamentale per il modello di business della società. Tuttavia, dobbiamo stare attenti a queste raccolte di dati dilaganti, poiché ora sappiamo che possono essere utilizzate per scopi diversi dalla pubblicità mirata, oltre a manipolare i risultati elettorali e le emozioni degli utenti.