Facebook è stato per molti mesi coinvolto nello scandalo Cambridge Analytica, che ha visto i dati di milioni di utenti violati e passati all’omonima azienda Britannica. Dopo lo scandalo i maggiori esponenti dell’azienda, si sono dovuti presentare davanti al Senato degli Stati Uniti e anche alla Commissione Europea.
Nelle ultime settimane, sembrava che la piattaforma avesse superato bene la crisi, annunciando anche delle novità importanti. Solo oggi siamo venuti a conoscenza che, altri enti molto importanti hanno ricominciato ad indagare sulla questione.
Facebook ancora nel mirino a causa di Cambridge Analytica
Sono ormai passati molti mesi dall’inizio dello scandalo Cambridge Analytica, ma ancora si torna a parlare della questione. Mark Zuckerberg, durante il suo colloquio al Senato degli Stati Uniti e anche davanti alla Commissione europea, si è scusato molte volte, promettendo che non capiterà più una cosa simile.
Molti utenti, hanno deciso di abbandonare il social network a causa di una perdita di fiducia nei suoi confronti. Inizialmente l’azienda comunicò che anche degli utenti europei erano coinvolti nello scandalo dei dati, per poi rimangiarsi le parole poco dopo. Oggi, dopo un periodo abbastanza tranquillo per Facebook, sono ricominciate delle indagini.
Più precisamente, i due enti che hanno avviato altre indagini sono l’FBI e la SEC, autorità americana che vigila sui mercati. Entrambi hanno aperto un’inchiesta come fece a suo tempo anche il Dipartimento di Giustizia. A riportarlo è stato il Washington Post. Nel mirino, c’è la condivisione dei dati di 71 milioni di utenti americani con la società di consulenza politica che lavorò alla campagna presidenziale di Donald Trump.