Nelle scorse ore è stato pubblicato un nuovo studio, intitolato “Fenotipizzazione circolatoria delle cellule tumorali tramite separazione acustica ad alto rendimento“, il quale ci mostra come le onde sonore potrebbero essere utili per individuare i tumori. Il documento e i dati di ricerca sottostanti sono il risultato degli sforzi compiuti dai ricercatori della Duke University, del MIT e della Nanyang Technological University, pubblicati nella rivista medica “Small“.
La scienza alla base della scoperta riguarda le proprietà delle cellule tumorali circolanti (CTC). Nel video che vi proponiamo in chiusura articolo è possibile vedere piccole porzioni di tumori che si staccano dal corpo principale e vengono fatti circolare attraverso il flusso sanguigno. Contengono anche molte informazioni sul tipo di tumore, le caratteristiche e le mutazioni.
Normalmente, i tumori cancerosi non vengono rilevati fino a che le loro dimensioni non comportano sintomi eclatanti, e per identificare la loro natura si rende necessaria una dolorosa biopsia. Stando allo studio oggetto di questo articolo, tramite le onde sonore e un piccolo prelievo di sangue, è stato dimostrato che questi CTC possono essere isolati e analizzati.
Sebbene ci sia ancora molto lavoro e studio da condurre prima che la tecnologia possa essere sviluppata per un ampio utilizzo, il concetto stesso è relativamente facile da comprendere. I CTC hanno una struttura e un insieme di caratteristiche fisiche uniche rispetto alle cellule sane, e ciò induce loro a reagire in modo diverso al suono. Di conseguenza, le onde sonore possono essere utilizzate per spingere le due particelle lungo percorsi diversi.
Una volta che le cellule cancerogene sono state separate da quelle sane – il tasso di efficienza, attualmente, è pari all’86% – un piccolo prelievo di sangue potrebbe determinarne la natura e il tumore da cui si sono staccate. Nello specifico, i ricercatori si dicono sicuri che questo metodo porterà ad un metodo relativamente semplice per determinare se il cancro è presente in modo misurabile, lo stadio in cui potrebbe essere e come affrontare il trattamento. Inoltre, consente di isolare e rilevare particolati più rari e più difficili come i cluster CTC. Quindi questo potrebbe essere un passo relativamente grande nella lotta in corso contro alcuni tipi di cancro particolarmente rari e aggressivi.