Come tutti sappiamo, l’ultimo sistema in fatto di autenticazione degli smartphone è quello facciale. Una tecnologia esistente da qualche anno e in un certo senso rivoluzionato da Apple con il suo iPhone X. Ovviamente, per non rimanere indietro, altre compagnia si sono messe ad investire su tale tecnologia e così ha fatto Samsung.
Un documento della Patent Office degli Stati Uniti 2014 ha rivelato proprio che la compagnia sudcoreana è impegnata in questo. Viene anche rilevato il progetto va avanti da molto prima che la sopracitata Apple presentasse l’iPhone dell’anniversario. Con il riconoscimento di tale sforzi, è facile pensare che da ora, gli smartphone di punta riceveranno tale funzione.
Ovviamente, è troppo presto per aspettarselo sull’imminente Galaxy Note 9, ma sarà probabile vederlo sul prossimo S10, che tra l’altro dovrebbe venir presentato a pochi giorni di distanza dal Galaxy X, il più chiacchierato smartphone piegabile. A sostegno di questa ipotesi comunque, c’è il recente rapporto che escludeva dall’ammiraglia del 2019 lo scanner dell’iride per qualcosa di più avanzato.
Per entrare un po’ più nel dettaglio della tecnologia, il tutto è basato sul TOF, o Time of Flight, il quale funziona con luce NIR mentre una telecamera e un altro sensore catturano la luce che rimbalza sul viso delle persone. Come è di routine in questi casi, il tutto verrà usato per qualcosa di più della sola autenticazione. Samsung prevede d’implementare il rilevamento di movimenti, di gesti, degli occhi e la visione notturna per lavorare al buio.
Se tale tecnologia risulterà simile a quella di Vivo, allora vedremo un riconoscimento facciale assai migliore di quello di Apple.