Secondo Bloomberg, questa nuova unità produrrà fino a 120 milioni di smartphone all’anno – dalle basi di produzione ed assemblamento di un dispositivo elettronico, che costano meno di 400 dollari in valuta locale – a modelli premium come il Galaxy S9. Ma, dopo tutto, perché scegliere l’India?
L’India è uno dei più grandi mercati di smartphone del mondo, secondo i dati IDC. Il paese conta 1,3 miliardi di persone, un’economia in crescita e 425 milioni di utenti di telefonia mobile. Il che significa che c’è molto spazio per la crescita di Samsung.
Solo l’anno scorso sono stati venduti 127 milioni di smartphone nella penisola indiana, con una crescita del 14% rispetto all’anno precedente. È il tasso di crescita più veloce del pianeta. La nuova fabbrica di Samsung potrebbe occuparsi di gran parte di questa domanda.
Samsung scommette sul fatto che questo potrebbe essere un modo per aumentare la competitività della produzione – producendo a costi di manodopera inferiori – ed è anche un modo per guadagnare quote di mercato nel secondo Paese più popoloso del mondo, aumentando così la concorrenza per il cinese Xaomi, che ha guidato l’industria nel mercato indiano lo scorso anno.