Negli ultimi mesi non si fa altro che parlare di Facebook e dello scandalo in cui è stato coinvolto, in seguito alla cessione dei dati di milioni di utenti. Si tratta ovviamente, dello scandalo Cambridge Analytica.
Pochi giorni fa il social network, ha ricevuto la prima maxi multa da parte della Gran Bretagna, ben 500 mila sterline. Si tratta della cifra più alta per questo tipo di infrazioni. Nonostante questo, la piattaforma ha deciso di cedere nuovamente i dati di 2.2 milioni di utenti, ecco per quale motivo.
Facebook cede nuovamente i dati di 2.2 milioni di utenti
La piattaforma, più precisamente, concederà ad un gruppo di accademici, l’accesso completo ai dati di circa 2.2 milioni di utenti. Lo scopo è quello di identificare aree di ricerca, sugli effetti che hanno i social media sulle elezioni e soprattutto la democrazia. Si tratta di Social Science One, che possiede il sostegno di moltissime organizzazioni no profit, ha dichiarato che accetterà le proposte dei ricercatori per il finanziamento.
I fondatori della società, comunicando la notizia, hanno anche voluto specificare che hanno messo in atto delle misure di sicurezza per prevenire eventuali abusi delle stesse informazioni personali. Inoltre il gruppo ha anche dichiarato che rimuoverà qualsiasi informazione identificativa da tutti i dati passati. Un professore dell’Università di Harvard, Gary King, ha affermato che un gruppo di ricercatori avrà accesso ai dati proprietari di Facebook ma in modo controllato.
Un portavoce del social network ha voluto rassicurare gli utenti confermando che i ricercatori sono contrattualmente obbligati a non divulgare alcuna informazione del database. La loro attività sarà costantemente controllata per evitare altre violazioni della privacy. Nel frattempo Facebook sta ancora cercando di scoprire gli sviluppatori delle applicazioni che hanno avuto accesso a tantissimi dati degli utenti.