Oramai dopo maggio lo scenario è chiaro. Dopo un’estenuante competizione a furia di carte bollate e rilanci, TIM ed altri provider della comunicazione hanno scoperto il destino della prossima Serie A. Il massimo campionato italiano ha finalmente un padrone (anzi due) dopo l’assegnazione dei diritti relativi al prossimo triennio. Il bando ha visto come vincitori due aziende: Sky e Perform.
La storia inizia con MediaPro che ad inizio primavera aveva ottenuto il consenso della Lega. L’associazione, però, non ricevendo garanzie economiche ha optato per nuovo concorso in cui Sky, Mediaset e Perform hanno svolto il ruolo di protagonista.
TIM, molto interessata ad inizio del 2018, ha scelto di astenersi.Non sono ancora chiari i motivi della rinuncia. Le partite di Serie A sarebbe state un grande traino per TIMvision o per una piattaforme inedite ed avrebbero rappresentato un traino per cercare pubblico numeroso e strategico. Il trionfo targato Sky e Perform ora lascia pochi margini di manovra.
La prima conseguenza è che TIM dovrà ora dire addio all’app “Serie A”. L’ex piattaforma ufficiale ora è già stata rinominata in “TIMFootball”. Secondo quanto si apprende dalle nuove normative, gli tenti non potranno più avere accesso ad highlights, contenuti esclusivi ed interviste ai protagonisti del massimo campionato.