La diffusione di notizie basate sulla diffusione di fatti falsi o fuorvianti è diventata una piaga globale, che ha già portato a situazioni gravi. Guardando l’esempio di WhatsApp, basti ricordare che non molto tempo fa un gruppo di uomini è stato ucciso in India perché gli utenti (ignari) hanno iniziato a diffondere messaggi che li accusavano di essere rapitori di bambini. Gruppi di persone hanno deciso di farsi giustizia con le proprie mani e questo ha provocato la morte di molte persone innocenti.
In questo concorso strutturato per porre fine alle notizie false, chiunque può presentare la propria opinione, dai più esperti ai più interessati. Saranno accettati progetti che affrontano questioni in merito al ruolo di piattaforme come WhatsApp nelle elezioni politiche, come trattare i contenuti virali o come utilizzare la tecnologia quotidianamente. “Prenderemo seriamente in considerazione le proposte che provengono da qualsiasi prospettiva di scienze sociali o tecnologia che mirano ad arricchire le nostre conoscenze nel campo delle notizie false che circolano su WhatsApp“, si legge nella dichiarazione rilasciata da Facebook.
Il premio principale non si traduce in solo denaro. Il tema del progetto vincitore verrà insegnato durante l’anno in vari seminari organizzati proprio da Facebook. Le parti interessate possono presentare le loro idee entro il 12 agosto 2018 attraverso il sito web ufficiale del premio.