Il mercato degli smartphone, negli ultimi anni, è diventato particolarmente affollato. Non è una questione basata solo sul numero di produttori, che comunque con l’arrivo delle molte compagnie cinesi è aumentato, ma è più dovuto ai diversi modelli lanciati da quest’ultime. Da un lato si tratta di un aspetto positivo per i consumatori, ma per le società diventa tutto più complicato, oltre che ad essere un attimo dannoso per l’ambiente.
Non tutti sono riusciti a resistere a questo stravolgimento e anche Samsung ha accusato il colpo. Secondo alcuni media coreani infatti, la compagnia sudcoreana sta cercando di fondere la più popolare serie Galaxy S con quella particolare dei phablet Note. La motivazione apparente è da ricercarsi da quello detto sopra.
Mercato fortemente competitivo
Per quanto Samsung risulti ancora il primo produttore di smartphone al mondo, il divario con le altre si sta assottigliando. Nelle fasce medio/basse le cinesi stanno spingendo come non mai mentre nelle fasce alte la concorrenza delle altre si fa sentire. Il prezzo sta diventando sempre di più l’ago delle bilancia in tale fascia e il colosso non è mai stato economico. Il risultato è stato che molti consumatori si sono rivolti altrove.
L’anno scorso, la community ha discusso parecchio se prendere un Galaxy S8 Plus o un Note 8. Tra prezzo, i 6 mesi di distanza dalla presentazione di uno dall’altro, quest’ultimo era diventando quasi una scelta di nicchia.
Il prodotto di questa situazione lo vedremo l’anno prossimo, probabilmente proprio con il Galaxy S10 Plus. È facile aspettarsi la funzione più iconica della serie Note ovvero la S Pen. Secondo la compagnia madre, questo dovrebbe rendere più facile la decisione degli utenti. Questa “razionalizzazione” della linea di produzione offrirà anche più spazio per il tanto chiacchierato Galaxy X.