Tali caratteristiche per una fotocamera non hanno ancora raggiunto la popolarità mainstream nel segmento Android. Xiaomi è il primo e finora unico produttore a commercializzarle nell’ecosistema di Google. Apple è stata la prima a fornire una fotocamera 3D pronta per il consumatore lo scorso autunno, dopo averla integrata nell’iPhone X.
Gli smartphone con fotocamere tridimensionali possono mappare il proprio viso e riconoscerlo in tutti i tipi di condizioni di illuminazione, anche quando è parzialmente coperto da oggetti come cappelli e occhiali. Di conseguenza, la loro metodologia di “sblocco frontale” è più veloce e più sicura rispetto alle soluzioni che utilizzano fotocamere tradizionali frontali. Come nel caso del servizio di scansione intelligente supportato da alcune delle più recenti ammiraglie Android di Samsung. Ad esempio il Galaxy S9 e Galaxy S9 Plus rientrano in tale categoria. Gli attuali inconvenienti delle fotocamere 3D sono i costi di produzione e l’estetica.
Si dice che Samsung stia sviluppando un modo per includere una fotocamera 3D negli smartphone della serie Galaxy S10 senza un ritaglio dello schermo. Infatti i report recenti indicano che la società ha collaborato con la startup israeliana Mantis Vision per un progetto del genere. La prossima linea di iPhone di Apple, invece, dovrebbe presentare una versione migliorata della soluzione di rilevamento della profondità introdotta con l’iPhone X. Mentre Huawei potrebbe anche commercializzare una tecnologia simile entro la fine dell’anno, secondo alcuni voci.
Sia OPPO che Vivo intendono lavorare sull’implementazione di fotocamere 3D in determinati smartphone. Gli addetti ai lavori sostengono che il loro primo prodotto a presentare tali soluzioni farà il suo debutto nei prossimi mesi. Apple dovrebbe ancora essere il principale fornitore di smartphone con fotocamere 3D nel 2018. Infatti i dispositivi Android rappresenteranno solo il 12% della cifra di spedizione di 100 milioni di cui sopra, secondo Sigmaintell.