Da un po’ di tempo il colosso riconducibile a Facebook, era impegnato nel progetto Aquila. Si trattava di qualcosa di avveniristico il cui scopo era quello di creare una rete internet ad alta velocità usando dei droni. L’idea era di usare alcuni di questi particolari dispositivi, attrezzati per l’alta quota e alimentati da energia solare per portare anche alle zone più remote una connessione; il progetto è stato chiuso. Anche Google aveva in cantiere una cosa simile e come il social network, ha smesso di provarci.
Questo non vuole che la società abbia smesso con i tentativi, ma ha semplicemente cambiato strada. La sua iniziativa per lo sviluppo di un hardware si è incentrata sui satelliti. Facebook ha già confermato il progetto il cui nome attuale è Athena.
Internet per tutti
Secondo un rapporto di settembre 2017 sullo sviluppo della banda larga, più della metà della Terra non è ancora online. L’unico modo per farlo sarebbe utilizzare satelliti a bassa orbita terrestre che si trovano nello spazio. Questa scenario è già stato accolto da diversi imprenditori, come SpaceX, che investono pesantemente nello spazio per diventare i nuovi fornitori di servizi Internet di un mercato non ancora sfruttato. L’azienda di Musk ha lanciato i primi satelliti a febbraio.
Ecco la dichiarazione fatta da un portavoce di Facebook a Wired: “Anche se non abbiamo nulla da condividere su progetti specifici in questo momento, riteniamo che la tecnologia satellitare sarà un importante fattore abilitante della prossima generazione di infrastrutture a banda larga, rendendo possibile portare la connettività a banda larga nelle regioni rurali in cui la connettività internet è carente o inesistente.”