La risposta è ovviamente si, ma dopo di che sorge spontanea un’altra domanda: sarà abbastanza valida da sostituirlo, o anche solo competerci? In questo caso, a parer mio, la risposta diventa più no che si. Siamo arrivati ad un punto in cui il mercato è diviso da iOS di Apple e da Android di Google; difficilmente qualcuno potrà inserirsi riuscendo ad avere un pubblico vasto.
Finora in diversi ci hanno provato e hanno tutti fallito. Non si parla di piccoli sviluppatori, quanto meno non solo, ma di colossi che nonostante ingenti capitali alle spalle hanno finito per rinunciarci. Un esempio su tutti è quello di Microsoft e il suo Windows Phone.
Non lo uso come esempio tanto per il successo che ha avuto, perché non ne ha avuto affatto con un picco massimo del 3% di share, ma perché è la dimostrazione che anche una grande azienda, e di conseguenza tanto capitale, difficilmente può sfidare il mercato attuale. Potremmo anche citare Nokia col suo Symbian OS o il Series 40, ma in questo caso il discorso è un attimo diverso. Invece potremmo parlare di BlackBerry
e di come il desidero di volere a tutti i costi usare un sistema operativo proprio ha praticamente portato al fallimento la compagnia; dell’esperimento di Amazon non ne parliamo neanche.Il punto è che ormai, Google, ha reso la sua creatura a prova di concorrenza ed è diventato indispensabile per i produttori di smartphone, almeno se vogliono continuare a vendere. I servizi che offre sono alla base di tutto. Le moltissime applicazioni, e lo stesso Google Play Store, rendono Android quello che è, nonostante anche tutti i difetti presenti, come una protezione dei dati meno affidabile di iOS.
La tendenza attuale è diventata quella di limitarsi a creare un’interfaccia personalizzata. Basti vedere quella di Huawei o di Xiaomi, ma anche in questo caso, non a tutti piace e la sola esistenza di una UI diversa fa cambiare rotta al compratore che preferisce il feeling di Android Stock.
Questo è, e questo rimarrà per molto tempo. All’orizzonte abbiamo Fuchsia OS che potrebbe un attimo cambiare la situazione…se non fosse sempre di Google.