Google, come di consueto ormai, è tornato con i suoi numeri sulla distribuzione del sistema operativo Android nel mese di luglio 2018. Dati che non hanno nulla di straordinario o fuori dall’ordinario. L’unica notizia rilevante da queste informazioni è che Oreo, l’attuale major release del robottino verde, ha superato la soglia del 10%.
Per la prima volta dalla sua uscita sul mercato, e quindi a quasi un anno esatto, Android 8.0 Oreo e Android 8.1 Oreo hanno raggiunto una quota di mercato del 12.1%. Hanno fatto lo stesso l’anno scorso le versioni Android 7.0 Nougat e 7.1 Nougat. Queste, sono ancora le versioni più utilizzata del sistema operativo mobile di Google.
Hanno raggiunto, infatti, una quota di mercato superiore al 30% e con tutta probabilità saranno proprio queste versioni a dare il cambio ad Oreo che nei prossimi mesi continuerà a crescere nonostante un arrivo praticamente imminente di Android P. La prossima major release verrà annunciata ad agosto e inizierà ad arrivare solo verso la fine dell’anno.
Al polo opposto, Gingerbread, Ice Cream Sandwich
e Jelly Bean che sono ufficialmente le versioni meno utilizzate di Android al momento. Le stesse che, presto, usciranno anche dai report pubblicati ogni mese da Google sulla distribuzione del proprio sistema operativo mobile.Gli Apple addicted, ancora una volta, faranno notare che Android ha una diffusione misera in confronto a iOS che ad ogni aggiornamento raggiunge un numero altissimo di dispositivo praticamente subito. Il problema della diffusione del robottino verde, come più volte vi abbiamo fatto notare, è dovuto proprio alla quantità di distribuzioni e ai loro aggiornamenti.
Google sviluppa una nuova versione del suo sistema operativo. Questa viene passata agli OEM che la modificano introducendo interfacce grafiche personalizzate ma anche applicazioni e servizi proprietari. Solo successivamente gli OEM iniziano il rilascio per i propri dispositivi, ma poiché ogni smartphone richiede un’ottimizzazione diversa i tempi si allungano.
Il tutto senza che nessuno, tra il processo di sviluppo e quello di pubblicazione, riscontri un bug. Perché a quel punto tutto ricomincia da capo. Apple, invece, sviluppa la sua versione di iOS e la rilascia per i suoi smartphone. Una distribuzione già ottimizzata perché gli smartphone vengono prodotti direttamente da Apple e sono in numero inferiore a quelli Android.