Grande caposaldo a cui sempre si è affidato Paypal è la sicurezza, basata principalmente su Protezione Acquisti (tutela sull’acquisto con rimborso in caso si riceva un oggetto non comprato, danneggiato o comunque non aderente a quello acquistato) e Protezione Vendita (l’acquirente sostiene di non aver ricevuto l’articolo o effettua un pagamento sospetto).
Nonostante ciò, molteplici sono le truffe perpetrate agli utenti privati. Si parla sopratutto di phishing in cui un’azienda o un ente richiede informazioni strettamente confidenziali (sopratutto riguardo la carta) per poi impossessarsi della vostra carta di credito ma sopratutto dei risparmi dentro immessi.
Uno dei motivi per cui molte sono le truffe su PayPal risiede sicuramente nel fatto che è il metodo di pagamento più diffuso e perciò gli hacker o i malintenzionati lavorano proprio dove ci sono più possibili “prede”.
Paypal di suo è sicuro. Basti pensare che quando avvengono le transazioni non ci si scambia il numero di carta. Il problema delle truffe sta sopratutto negli utenti che non si tutelano e non sono consci dei pericoli derivanti dal diffondere le informazioni sulla propria carta.
Naturalmente la stessa azienda è al corrente di tutti i problemi possibili e avverte sul suo sito, anche grazie ad alcuni utili consigli come salvaguardarsi; sicuramente bisogna inviare oggetti solo dopo essere pagati, controllare il dominio del ricevente per constatare che effettivamente sia su Paypal, ma sopratutto essere molto attenti nell’aprire mail sospette che spesso nascondono virus all’interno.
Postepay e Paypal: nuove truffe ma basta fare attenzione
Paypal si conferma sicura anche sotto l’aspetto della crittografia che rende ancora più arduo il furto di dati. Basti pensare che Postepay, è meno sicura e sotto alcuni punti di vista più cara di Paypal eppure ques’ultima ha molte più truffe. Perchè? Gli utenti di Paypal sono 237 milioni, mentre Postepay (al 2015) ne aveva quasi 14. Differenza abissale che fa capire perchè i truffatori sono orientati maggiormente a Paypal, il quale ripetiamo è sicuro ma va usato con criterio.
C’è da considerare il fatto che l’azienda è nata a Palo Alto nel 1999 e dopo 19 anni è ancora qui a cavalcare la cresta sull’onda (pensate che è anche quotata in Borsa) con quasi venti mila dipendenti. Quindi sicuramente è nel loro interesse migliorare ancora di più il sistema tutelando l’utente sempre maggiormente cosi da attirare ultieriori attenzioni e confermarsi come sistema di pagamento numero uno sia per mole di utenti che per sicurezza garantita.
Il discorso sulla sicurezza è proprio che Paypal non può tutelare i clienti dalle loro stesse scelte. Sta a loro navigare coscientemente (ad esempio solo su siti ufficiali) e cercare di capire se c’è un possibile inganno dietro l’angolo.
Paypal con la sua incredibile quantità di utenti, è rivolta a chiunque sia maggiorenne ed i suoi utenti variano dal neo maggiorenne, che vuole mettere i soldi da parte, al pensionato che vuole fare acquisti online. E’ proprio questa varietà di utenza che permette al malintenzionato di scegliere la truffa giusta per il target che vuole colpire. Sta solamente a noi saperci difendere,dato che si parla dei nostri risparmi!