Mentre il core business della società cinese si incentra sui device della linea P20 Pro e Mate 10 Pro (che regalano ora gli esclusivi auricolari wireless e la custodia MontBlanc) si procede anche in direzione della fascia media, dove si incontro un interessantissimo Huawei Nova 3i, diretto discendente del Nova 3 introdottosi all’attenzione di tutti la scorsa settimana.
Grazie ad un’architettura 12 nanometri, con CPU a otto core: quattro ARM Cortex-A73 con frequenza massima di 2,2 GHz e altrettanti ARM Cortex-A53 (per operazioni meno impegnative), il Kirin 710 si è dimostrato all’altezza della situazione, collocandosi a metà strada tra gli Xiaomi Mi 8 Se ed i P20 Lite della stessa casa madre.
Lo svantaggio rispetto all’architettura Qualcomm per gli Snapdragon 710 è apprezzabile in un dato del -20%, mentre lato configurazione HiSilicon vince a mani basse, grazie a core più potenti. Sostanziale pareggio, invece, per la gestione delle frequenze.
Gli Xiaomi Mi 8 SE, con al seguito gli SD710, vincono di margine sulle proposte Huawei, accentuando il divario tra le due soluzioni che vedono, nel test single core, uno score di 1863 punti contro gli appena 1601 punti di HiSilicon. In multicore la differenza è molto meno marcata, a fronte di un risultato che affianca ai 5801 punti di Xiaomi i 5457 punti di Huawei e dei suoi nuovi Nova 3i.
Il passo in avanti rispetto alla generazione Kirin 659 c’è sicuramente stato, e si vede nel distacco imposto al P20 Lite che arranca di fronte ad una proposta che raddoppia le performance sia in single che in multi core.