Amazon è da tutti conosciuta come la piattaforma di e-commerce più famosa al mondo. Offre tantissimi prodotti e soprattutto servizi, tra cui Prime, Prime Video, Music e molti altri.
Purtroppo però, l’azienda ha un problema con i propri dipendenti, secondo moltissime associazioni per i lavoratori, essi vengono sfruttati all’ennesima potenza. Ecco un esempio.
Il riferimento oggi va al centro smistamento Amazon di Calenzano in provincia di Prato, in funzione solitamente da mezzanotte alle 8 del mattino. Si trova al confine con il comune di Sesto Fiorentino, è grande quasi come un campo da calcio e dà lavoro a 25 persone. Per la prima volta, martedì 24 luglio 2018 il capannone è stato aperto ai cronisti, per accogliere il Sindaco Alessio Biagioli.
Lo scopo della visita è stato quello di mostrare il posto di lavoro da cui passano i migliaia di pacchi che finiscono poi nelle case degli italiani. Questo centro è stato aperto lo scorso ottobre e, inizialmente di parlava di 200 dipendenti. Diventati 25 come anticipato precedentemente, oltre ovviamente agli autisti dei camion che trasportano la merce. Durante la visita
il capannone era ovviamente vuoto, lavorando solo durante la notte. Si è parlato anche del “braccialetto” e, una portavoce dell’azienda ha commentato che si è trattato solamente di un brevetto depositato, senza mai essere portato a termine.Se ne parla da molto tempo delle condizioni dei dipendenti Amazon, che al momento sono “costretti” a turni notturni per un ammontare di 1.450 euro lordi al mese. Il sindaco, a fine visita, ha esposto un dubbio che ancora oggi non ha trovato risposta. Ecco le parole: “tutto molto bello, però mi domando che cosa resterà domani dei grandi spazi commerciali del nostro paese, quei posti dove posso toccare con mano quello che vado a comprare“.