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Tim, Wind, Tre e Vodafone: nuova truffa online “paga o diffondiamo la clip online”

In questa calda e afosa estate, si sta assistendo ad una rapida evoluzione delle truffe online, ma ora le vittime stanno iniziando a ritrovarsi al centro di una bugia che si può motivare con la solita frase “il caldo dà alla testa”.

Iniziate con dei messaggi su Facebook e WhatsApp, evolutesi in email fraudolenti e phishing, dopo tutta la propaganda anti truffa e  relativi accorgimenti per non essere truffati, i cybercriminali sono passati nel mettere le persone alle strette. 

Difatti, questi malevoli soggetti hanno smesso di impersonarsi come Istituti bancari e di credito, di parchi divertimenti e così via, per passare direttamente alla minacce.

Le truffe con ricatto

Il loro funzionamento è molto semplice: tramite email viene recapitato un messaggio, alcune volte questo può essere scritto anche in lingua inglese o straniera, nonostante ciò esso riporta:

“Ho installato un malware sul video per adulti e tu hai visitato questo sito per divertirti (capisci cosa intendo). Mentre stavi guardando i video, il tuo browser ha iniziato a funzionare come un Rdp (desktop remoto) che ha un key logger che mi ha fornito l’accesso al tuo schermo e anche alla webcam. Subito dopo, il mio software ha raccolto tutti i tuoi contatti dal tuo messenger, facebook e mailbox. La prima opzione è ignorare questo messaggio. Dovresti sapere cosa sta per succedere se opti su questo percorso. Invierò definitivamente il tuo video a tutti i tuoi contatti, inclusi parenti stretti, colleghi e così via. Non ti proteggerai dall’umiliazione che la tua famiglia dovrà affrontare. L’opzione 2 è di pagarmi. Lo chiameremo questo mio ‘suggerimento sulla privacy’ “.

Quando si riceve è essenziale non farsi prendere dal panico perché per vari motivi che ora saranno elencati, è impossibile che queste persone abbiano un video riguardante la vostra persona.

Come difendersi da questa truffa

Bisogna precisare che è molto probabile che questi hacker siano riusciti a violare le password dei siti a cui vi siete registrati, così come quella della vostra posta elettronica grazie a diversi metodi che sono diffusi sia online che nel deep web.

Nonostante ciò, seppure sia possibile registrare una persona attraverso la webcam preinstallata del proprio computer portatile, questa procedura richiede necessariamente l’installazione di un programma apposito.

Pare quindi impossibile che attraverso la violazione di un account, un cybercriminale possa assumere persino il controllo remoto del computer.

Al fine di difendersi bisogna non farsi intimidire, non cadere nella trappola e denunciare il tutto alla Polizia Postale, che ha anche lanciato un avviso sul suo sito. 

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Pubblicato da
Paola Carioti