Nel mirino di questi sconvenienti ci sono anche gli istituti di credito che si vedono attaccati da utilizzatori e associazioni dei consumatori perché ritenuti poco interessati a debellare questo fenomeno. Ovviamente non affatto vero che le banche, da sempre interessate a mantenere la loro credibilità, non siano preoccupate da questo fenomeno. Purtroppo la disinformazione gioca un ruolo dominante. Unicredit è tra le più impegnate in questo fronte e mira a debellare questi fenomeni. Nel paragrafo successivo vediamo in che modo.
Unicredit non ha certamente trascurato questo problema tanto dibattuto oggigiorno. Vediamo quali sono le principali iniziative messe in atto dal colosso bancario milanese su questo fronte. Servendosi di un’area sul sito web, la banca informa innanzitutto i suoi clienti sulle modalità di riconoscimento di una truffa online. Quando si riceve un’e-mail va controllata sempre la presenza del proprio nome e cognome e della filiale Unicredit di riferimento; non vengono mai richiesti dati personali, password o numeri della carta di credito.
La presenza di anche solo uno di questi ultimi elementi deve allarmare l’utente che al verificarsi di tale eventualità è caldamente invitato a segnalare la situazione alla banca. A tale fine, Unicredit mette a disposizione un numero verde attivo sei giorni su sette. Le contromisure adottate dall’istituto finanziario non si limitano solamente al phishing, ma vengono forniti consigli su come comportarsi qualora si ricevano avvisi sospetti all’interno dell’area persona dell’home banking
.Una volta raggiunta la pagina web in cui effettuare il log-in con le proprie credenziali (codice e pin), è anomalo ricevere una comunicazione che richieda l’installazione di un componente aggiuntivo quale il modulo di protezione. La comparsa di una notifica di questo genere, informa la banca stessa, va interpretata come un virus malevolo che sta cercando di captare i dati personali.
In aggiunta, va prestata attenzione anche ala presenza di ulteriori messaggi. All’accesso alla propria area, le uniche informazioni richieste sono esclusivamente codice e pin. La banca spiega infatti che, qualora compaia sullo schermo l’avviso di inserimento della password dispositiva, ovvero dell’Unicredit Pass, il sito web è sicuramente affetti da malware. I clienti sono invitati a segnalare il fatto. Infine, Unicredit ci tiene a sottolineare che il sito web non può notificare la necessità dell’inserimento della password dispositiva per evitare sospensioni o blocchi del servizio di home banking.
Per concludere, va certamente riconosciuto che Unicredit, bensì sia stata soggetta a fenomeni (rarissimi in quanto si parla di 1 utente “colpito” su 55000) di truffe online, è continuamente impegnata per la sicurezza degli utenti utilizzatori dei suoi servizi virtuali. La comprensione delle linee guida e dei consigli in materia presenti sul suo sito web possono diminuire ulteriormente il numero, già basso, di spiacevoli problemi fraudolenti online.