Ma quello che spesso non si sa è che nel mirino di questi criminali ci sono anche gli istituti di credito. Tali dopo il danno, ricevono anche la beffa di vedersi calunniati da correntisti e associazioni dei consumatori perché ritenuti corresponsabili. Ovviamente non è affatto vero che le banche lo siano, né tantomeno che dimostrino disinteresse verso il fenomeno. Purtroppo la disinformazione gioca un ruolo dominante e, anzi, Unicredit è tra le più impegnate in questo fronte e mira a debellare questi fenomeni.
La presenza di anche solo uno di questi ultimi elementi deve allarmare l’utente che deve segnalare prontamente la situazione alla banca. A tale fine, Unicredit mette a disposizione un numero verde attivo sei giorni su sette. Le contromisure adottate dall’istituto finanziario non si limitano solamente al phishing, ma agiscono anche nell’area personale della propria home banking.
Una volta effettuato l’accesso, è anomalo ricevere una comunicazione che richieda l’installazione di un componente aggiuntivo quale il modulo di protezione. La comparsa di una notifica di questo genere, informa la banca stessa, va interpretata come un virus malevolo che sta cercando di captare i dati personali.
In aggiunta, all’accesso alla propria area le uniche informazioni richieste sono esclusivamente codice e pin. La banca spiega infatti che, qualora compaia sullo schermo l’avviso di inserimento della password dispositiva, ovvero dell’Unicredit Pass, il sito web è sicuramente affetti da malware.
Per concludere, va certamente riconosciuto che Unicredit, bensì sia stata soggetta a rari fenomeni di truffe online, è continuamente impegnata per la sicurezza degli utenti utilizzatori dei suoi servizi virtuali. La comprensione delle linee guida e dei consigli in materia presenti sul suo sito web possono diminuire ulteriormente il numero, già basso, di spiacevoli problemi fraudolenti online.