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Tiscali: brutta notizia per i clienti che a breve subiranno un aumento inaspettato

L’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) pone il suo consenso per l’aumento del prezzo che Tiscali vuole infliggere sul roaming europeo. Il permesso, valido per un anno dal 31 luglio 2018, autorizza la compagnia di telecomunicazioni a imporre un sovrapprezzo di massimo 1 cent per gli SMS e di 3,2 cent per le chiamate, entrambi in uscita, oltre all’aumento di 0,6 cent per ogni MB: quest’ultimo importo, però, verrà ridotto a 0,45 cent dal 2019.

Questa mossa di Tiscali, dunque, è mirata ad oltrepassare la norma, introdotta nel giugno 2017, “Roam like at home“, che impone alle compagnie di garantire le stesse tariffe in Italia come nel resto dell’Unione Europea, con la possibilità di variazione dei contenuti.

La motivazione di tale concessione è la natura di Tiscali come operatore non infrastrutturale, che porrebbe la compagnia in deficit economico: AGCOM ha obbligato, però, Tiscali ad informare tempestivamente i propri clienti per mezzo di sito web e SMS.

 

Tiscali non è la prima eccezione

Già dal 21 luglio 2018, è in vigore il permesso di apporre sovrapprezzi al roaming europeo per la società Fastweb, anch’esso con valore di 12 mesi. Lo stesso vale per Poste Mobile

, Uno Mobile e Coop Voce. AGCOM, infatti, fornisce la possibilità di apporre sovrapprezzi per un anno alle compagnie emergenti che non hanno un sufficiente numero di clienti e strutture per reggere autonomamente il costo del roaming internazionale.

 

Roam like at home

La norma introdotta nel 2017 prevede un fitto elenco di punti che regolamentano la privazione di sovrapprezzi per il roaming europeo. Importante è ricordare che il roaming zero si ha per un lasso temporale non superiore a quattro mesi e in soli 28 paesi dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria. È importante sottolineare il fatto che i paesi interessati siano appartenenti all’UE e non alla sola Europa. Stati come la Svizzera, l’Albania e San Marino, infatti, sono esclusi dal roaming zero.

Quindi, non è vero in maniera assoluta il concetto di roaming zero poiché, per i clienti di certe compagnie o per i viaggiatori in certi paesi, risulta essere ancora un lontano miraggio.

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Pubblicato da
Federica Vitale