L’applicazione di messaggistica istantanea del gruppo Facebook si ritrova col essere sempre più vittima dei cybercriminali, i quali la sfruttano al fine di truffare i clienti di gestori nazionali come Wind e Tre, Tim e Vodafone.
Questa volta, la truffa si basa sulla possibilità di ottenere del credito telefonico gratuitamente, indipendentemente dal gestore dal quale si proviene. Sembra una chance proficua e chi non se ne intende, giustamente potrebbe cadere nel tranello perché “che male c’è, mi regalano 5 euro di ricarica!”.
Ma in realtà dietro una semplice possibilità che può sembrare bella, si nasconde una vera truffa capace di rubare i dati personali dei propri account e prosciugare eventuali conti correnti.
Purtroppo è rinomato che tali truffe mietano diverse vittime, grazie anche al rapido passaparola che si ha su WhatsApp, coinvolgere chi non ne capisce molto è un gioco da ragazzi e questo i criminali lo sanno bene.
Come non cadere vittime
Nonostante ciò, con un po’ di impegno, ci si può difendere adeguatamente. Sono tre le regole da ricordare costantemente:
- I gestori telefonici vi avviseranno sempre con i numeri ufficiali e via SMS, inaso di promozioni e così via. Vodafone, Time, Wind e Tre non contattano i propri clienti via WhatsApp o email. Può succedere di ricevere delle comunicazioni sulla propria posta elettronica ma queste non riguarderanno MAI il proprio conto corrente dei pagamenti con link equivoci.
- Quando si riceve un messaggio ambiguo, bisogna sempre controllare il testo adeguatamente, se poi è presente un collegamento, non bisogna aprirlo in modo precipitoso. Inoltre, si può vedere se il sito linkato è legittimo: quando il suo protocollo inizia con https ci si può fidare.
- Controllare sempre l’oggetto del messaggio: se esso riguarda qualcosa di strettamente personale, l’email o il messaggio saranno falsi.