La piattaforma di e-commerce più famosa al mondo, Amazon, è un’altra volta nei guai. Una nuova multa è arrivata dall’Antitrust per la consegna dei pacchi senza abilitazione.
Ovviamente la parola “guai” è per modo di dire, dato che la multa ammonta a soli 300 mila euro. Cifra praticamente irrisoria per l’azienda di Jeff Bezos, soprattutto dopo aver scoperto quanto guadagna il boss della piattaforma.
Agcom ha multato la piattaforma per 300 mila euro a causa delle consegne senza l’abilitazione. La multa riguarda solamente le società del gruppo Amazon, operanti in Italia. Nell’ordinanza d’ingiunzione, datata 25 luglio 2018 si leggono le condotte illecite della piattaforma, che sarebbero due. La prima parla di organizzazione di una rete unitaria per effettuare il servizio di consegna di venditori terzi.
La seconda attività illecita riguarderebbe la gestione dei punti di recapito
. L’Agcom ha sottolineato che per i prodotti che offre la piattaforma in vendita da venditori terzi, le società del gruppo hanno organizzato un servizio di recapito praticamente uguale a quello svolto dalle Poste. Uguale è anche il processo di lavorazione delle sequenze, dello smistamento e infine al recapito al cliente prezzo l’indirizzo di spedizione.Amazon Logistics effettua quindi consegne pari ad un corriere espresso e quindi viene considerata un competitor dagli operanti postali abilitati. Dall’esame in questione è anche emerso che una sezione apposita permette di diventare “corriere per Amazon“, dove per corriere s’intende un’azienda locale che si occupa di consegnare la merce dal magazzino al cliente finale. Per questo motivo è arrivata la multa di 300 mila euro, che comunque per l’azienda si tratta di una cifra davvero irrisoria.