Quando si parla di truffa online ci si riferisce di solito ad una frode incline a prelevare soldi dal conto corrente di un potenziale cliente. Queste truffe si possono dividere in due gruppi: quelle mirate ad agire direttamente sui conti online e quelle volte a estrapolare soldi in cambio di merce, che poi non viene però svolte a estrapolare soldi in cambio di merci o servizi, poi inesistenti.
Le truffe sui conti correnti
Ultimamente si sono diffusi inganni relati alle banche in cui il conto è stato aperto: lo sventurato cliente, spesso, riceve un’email che sembra provenire dalla banca in cui sono chieste le credenziali d’accesso al conto per un aggiornamento dei dati. Le grandi aziende bancarie che sono state prese di mira, come Unicredit, Intesa Sanpaolo e BNL hanno subito provveduto a tutelare i propri clienti tramite una pagina informativa presente sul proprio sito web, in cui viene spiegato l’errore nel fidarsi di queste email: le banche non richiedono mai la cessione dei dati tramite posta elettronica, bensì in ufficio e unicamente in casi particolari. Oltre alle email, sono presenti anche SMS e messaggi WhatsApp che hanno il compito di trarre in inganno i clienti poco attenti.
Queste truffe, però, non sono sempre svolte a regola d’arte: è, infatti, successo che il cliente di una banca abbia ricevuto il messaggio proveniente da un altro istituto di credito. Questo deve essere un segnale d’allerta per coloro che poi saranno potenzialmente coinvolti in una nuova truffa.
Le truffe su merci e servizi
È, purtroppo, frequente anche la truffa nell’ambito della compravendita di oggetti e servizi.
Le truffe correlata alle merci sono strutturate in modi diversi in base al sito in cui avviene l’inganno. Molti ciarlatani, infatti, scelgono di vendere in maniera regolare gli oggetti ad alto costo e di predisporre trappole su quelli economici. Una motivazione per questo comportamento è facilmente individuabile: è più facile che subiscano denuncia e pene per truffe su articoli di basso prezzo.
Le tipiche frodi relative alla proposta di servizi si trovano nei luoghi di villeggiatura e sono legate alle prenotazioni di camere in hotel o di appartamenti, che poi non esistono sulla carta. Il cliente truffato, infatti, prepara le valigie e si reca nella zona marittima o montana prescelta e, arrivato, non individua la struttura. Il fatto di non avere una camera risulta essere il meno, in quanto solitamente vi sono altri alberghi nei paraggi: ciò che incentiva la rabbia è la perdita di soldi dovuta ad una caparra versata invano. Questo tipo di frode è tipicamente estiva a causa dell’elevato numero di persone che limitano le ferie al periodo più caldo dell’anno.