Se vi state chiedendo cosa può accomunare Amazon e Politica Italiana la risposta è presto data. Lo store ha appena eliminato dal catalogo tutti gli articoli di stampo nazista o comunque espressamente inneggianti il fenomeno del razzismo e di simili tematiche.
L’interesse Amazon nei confronti dei servizi digitali sopravanza di pari passo rispetto al core business societario, che fin dagli esordi si incentra sulla vendita dei prodotti al pubblico. Accanto agli ultimi aggiornamenti Prime Video troviamo quindi delle notizie ancor più incisive, che vedono la completa rimozione dei prodotti nazisti e/o comunque inneggianti le pratiche antisemite.
Tra gli articoli ritirati per sempre dal mercato si trova gioielli raffiguranti simboli del movimento e persino libri per bambini in cui il fenomeno del razzismo viene quasi esaltato dall’autore. Ne è un candido esempio il testo scritto da George Lincoln Rockwell
, fondatore del Partito Nazista Americano.Il colosso internazionale dell’e-commerce ha fatto sapere di essere intervenuto in maniera tempestiva ritirando tutto il materiale dal sito e di aver bloccato anche gli account dei venditori. Tra l’altro ha posto specifiche restrizioni per i futuri venditori.
La società, per l’occasione, ha voluto spiegare anche come vengono gestite le pratiche di vendita sui prodotti inseriti in catalogo. In pratica, Amazon utilizza un sistema automatico intelligente basato su machine learning. Una piattaforma IA analizza le inserzioni ed eventualmente le rimuove in caso di violazione alla policy del sito. Un sistema che viene comunque affiancato da personale umano che completa la ricerca e corregge eventuali refusi nei sistemi di verifica e concessione.