Con l’avvicinarsi dell’inizio ufficiale della nuova stagione sportiva, le pay TV stanno affilando i coltelli nel tentativo di acquisire il maggior numero di clienti, senza però cederne alla concorrenza. I prezzi si stanno indubbiamente abbassando rispetto al passato, ma per l’utenza comune non pare essere ancora sufficiente o soddisfacente. La crisi attanaglia ancora molti di noi, ma non potendo rinunciare alla visione delle partite, ecco la ricerca di una soluzione alternativa a costo totalmente azzerato. Il nome più ovvio è IPTV.
Grazie ad internet, o anche una connessione dati da mobile, il consumatore ha la possibilità di accedere ad un incredibile quantitativo di canali senza spendere un singolo centesimo. La visione viene considerata legale se collegata a programmi stranieri (come partite anche del nostro campionato, ma in lingua non italiana), il discorso è completamente diverso dal momento in cui viene richiesto l’accesso alla Serie A per mezzo di Mediaset Premium o Sky.
In questo caso, infatti, la legge è molto chiara in merito; il copyright sarebbe violato e, di conseguenza, sarebbero previste pene molto severe. Il rischio, se scoperti, è di incorrere in multe da 2000 euro o detenzione di 6 mesi nel più vicino carcere al luogo di residenza.