Oggi l’UE intende riaprire il focus sull’argomento allo scopo di porre in essere una misura che consenta di eliminare l’inconveniente delle migliaia e migliaia di tonnellate di rifiuti elettronici che ogni anno devono essere smaltiti con relativi disagi per gli Stati e gli stessi consumatori.
La commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, ha dichiarato a Reuters che la questione è ancora aperta ed all’attenzione dell’UE. In particolare si rimarca la “mancanza di progresso verso questo obiettivo da parte dei costruttori“.
In merito non si sono aggiunti altri particolari, se non che il nuovo dossier si trova nelle mani del mercato interno che sta spingendo affinché si adotti una soluzione uniforme per aggirare il problema. A breve verrà lanciato uno studio che punterà a valutare effetti positivi e negativi di una simile manovra.
C’è da dire che in questi otto anno è cambiato davvero poco, ed a nulla sono valsi i rapporti d’intesa iniziali tra l’UE e le società Nokia, Sony Ericsson, Motorola, Apple, LG, NEC, Qualcomm, Research in Motion, Samsung e Texas Instruments, le quali si sono adeguati ad un trend diametralmente opposto proponendosi con soluzioni del tipo:
Forse sarebbe opportuno dare un’occhiata al nuovo dossier ufficiale concesso dal’Unione Europa in merito alla questione caricabatterie per smartphone universale. Intanto fate molta attenzione alle soluzioni economiche non ufficiali che rischiano di mandare in fumo il vostro telefono. Voi di che idea siete?