Siamo alla frutta, letteralmente: è agosto inoltrato e oltre al calore stiamo assistendo di nuovo a quel genere di truffe che si era sviluppato qualche anno fa: è così che il detto “il lupo perde il pelo ma non il vizio” sembra essere la frase più adatta a certe occasioni.
A cosa ci riferiamo? Purtroppo alle truffe che i call center che operano per mano di Tim, Vodafone, Wind e Tre stanno attuando nelle ultime settimane, lasciando le persone interpellate con promozioni mai sentite prime e disdicimenti mai autorizzati.
Ebbene sì, quel trucchetto tanto scemo quanto illegale è tornato in voga e sta causando qualche problema agli utenti, soprattutto ai più anziani che si vedono arrivare bollette mai viste prima.
Queste frodi, come vi abbiamo già riportato, avvengono in maniera così semplice da sembrare irreale: tutte le telefonate in questione si aprono con una semplice domanda che spinge la vittima a dire “sì”
.Una volta ottenuta questa risposta, l’operatore criminale che si trova dal lato opposto della cornetta inizierà a porre domande equivoche come “desidera cambiare operatore?”, ma anche se a questo punto verrà fornita una risposta negativa, tale verrà sostituita poi con quella affermativa fornita ad inizio telefonata.
Purtroppo, questa truffa è veramente dannosa e, sebbene sia illegale, avanza in un circolo vizioso anche per via delle povere persone anziane che in buona volontà rispondono a tali chiamate.
Al fine di non cadere in questi sotterfugi è sempre utile prestare attenzione e un occhio di riguardo, evitando di pronunciare l’affermazione “sì” ma usando sinonimi difficili da adattare a diverse domande, soprattutto in fase di rimontaggio in post produzione.