Negli ultimi giorni si sta sentendo parlare molto di DVB-T2, il nuovo standard sul quale si baseranno le.future e nuove frequenze del digitale terrestre.
Ebbene sì, i propri canali preferiti cambieranno frequenza poiché quelle utilizzate fino ad ora serviranno ad un altro scopo. Quale? Ospitare la tanto acclamata rete pioniera, conosciuta anche come 5G.
Anche del 5G si è sentito parlare con molta frequenza, di tale tecnologia sono molto interessati gli operatori nazionali quali: Tim, Wind, Tre e Vodafone che a settembre dovranno prendere parte ad una vera e propria asta al fine di accaparrarsi più banda possibile.
In palio vi sono ben 1275 MHz, per essere più specifici, essi sono divisi in:
- 1000 MHz nella banda a 2,6 GHz;
- 200 MHz nella banda a 3,7 GHz;
- 75 MHz nella banda a 700 MHz.
Tale asta si svolgerà secondo le direttive imposte dall’unione Europea e attuate attraverso dei provvedimento dall’AGCOM, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
DVB-T2, il nuovo standard significa cambiare televisore?
Una domanda molto frequente che le persone si stanno ponendo è “bisognerà cambiare televisore?”. La risposta a tale quesito non può essere unica poiché dipenderà esclusivamente dall’anno di acquisto del dispositivo. Infatti, sempre se nulla cambierà, i televisori acquistati negli ultimi due anni potranno adattarsi senza alcun problema al nuovo standard, in caso contrario, sarà sufficiente ricorrere all’acquisto di un nuovo decoder, così come è accaduto quando è avvenuta la transizione da analogico a digitale terrestre.
Ricordiamo, infine, che secondo quanto annunciato, questo cambiamento di standard inizierà nel 2020 e arriverà al suo culmine entro il 2022.