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Iliad, i clienti sono in pericolo: la compagnia deve affrontare il primo scandalo

Iliad sarà ricordata come la vera protagonista dell’estate italiana 2018 nel campo della telefonia. Il provider francese può contare su numeri da primato assoluti con quasi due milioni di SIM attive in pochi mesi. Molte persone sono rimaste affascinate dalla promozione low cost di 5,99 euro con minuti illimitati e 30 GB di internet. D’altronde, come resistere ad un prezzo così basso per servizi così importanti?

L’operatore per evidenziare la sua offerta ha optato anche una grande strategia mediatica molto aggressiva. Sia nelle grandi città che nelle località di mare siamo invasi da banner o cartelloni con l’offerta stampata su grandi caratteri

Iliad, le autorità stanno indagando sull’uso delle simbox

Tra le tante novità di Iliad troviamo anche le simbox, le macchinette presenti in stazioni, aeroporti o nei grandi centri commerciali

per la realizzazione di SIM fai da te.

Proprio tali macchinette hanno suscitato grande attenzione. La Polizia Postale sta verificando eventuali operazioni illecite sul riconoscimento degli utenti. Le indagini sono volte ad accertare un eventuale violazione decreto Pisanu in tema di antiterrorismo da parte di Iliad.

Tutto nasce dalle denunce di operatori rivali. Stando a questi l’operatore francese non si preoccupa di identificare i suoi utenti. Con le simbox, nella fattispecie, sarebbe possibile creare numerosi finti profili.

LA RISPOSTA DI ILIAD – In seguito alle lettura dell’articolo, riportiamo anche la posizione ufficiale di Iliad in merito alle simbox. La compagnia afferma che “la discussione riguardante le simbox è molto chiara dato che queste agiscano assolutamente nel rispetto della normativa vigente”.

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Pubblicato da
GennaroS