Il Ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, è stato il protagonista di una recente intervista il cui tema centrale è stata l’analisi degli incidenti stradali causati dall’uso dello smartphone in auto. Nel corso dell’incontro si è discusso a proposito delle dinamiche e del comportamento scorretto adottato da migliaia e migliaia di automobilisti italiani.
Con una nuova Legge le cose cambieranno prevedendo sanzioni e provvedimenti che mettono in allerta tutti i guidatori. Non si parlerà più della semplice ammonizione o di togliere punti ma addirittura del ritiro immediato della patente.
Una misura che giunge a breve distanza dal catastrofico incidente di Bologna che ha visto coinvolti i mezzi in un tragico tamponamento. A quanto pare le indagini stanno evidenziando l’uso del telefono sul mezzo e sono ancora in corso gli accertamenti per delineare la dinamica dei fatti.
Il Codice della Strada, ultimamente rivisto con l’applicazione dell’Articolo 173, vieta espressamente di utilizzare lo smartphone mentre si guida. L’unico modo per interagire con detta categoria di dispositivi è quella di utilizzare un auricolare mono. Ogni altro utilizzo improprio che vada contro il provvedimento è considerato reato stradale ed è perseguibile con multe e decurtazione dei punti.
“Stiamo valutando un inasprimento delle sanzioni per chi usa lo smartphone mentre sta guidando, fino all’eventualità del ritiro immediato della patente. Ma prima ancora di una scelta sulle norme, servono più controlli e una doverosa opera di sensibilizzazione culturale, specie tra i giovani. Senza un cambio di mentalità, i risultati saranno sempre parziali. L’uso degli smartphone al volante è un fenomeno gravissimo, perché ha a che fare con le nostre abitudini più radicate e con l’idea, errata, che in fondo certe cose possano accadere solo agli altri. Ciò rappresenta una tragica sottovalutazione dei rischi”.
A quanto pare neanche il ritiro del telefono ha demoralizzato gli animi di coloro che imperterriti continuano a trasgredire le regole.