Una manovra che inizierà ad attuarsi a partire dal 1 gennaio 2020 e che si completerà in tutta Italia entro il 30 giugno 2022 così come definito dal nuovo prospetto. Il risultato sarà che dovremo acquistare nuovi decoder e TV per ricevere il segnale. Numerosi cambiamenti influiranno negativamente su operatori ed utenti. Si prevedono 4 macro-aree di intervento così stabilite.
Sarà necessario provvedere al fine di ridurre i disagi per gli utenti e gli operatori che dovranno sostenere comunque dei costi. Il tempo a disposizione per la messa in esercizio del sistema è breve. Questo varia dai 4 ai 7 mesi a seconda dell’area considerata. Si andrà in contro al cambio delle frequenze di trasmissione e pertanto si dovranno acquistare nuovi decoder
e nuovi televisori.Ciò accadrà a causa di un altro punto fondamentale che riguarda gli aggiornamenti Digitale Terrestre, ovvero sia il nuovo standard MPEG 4. I vecchi decoder non possono riceverlo in quanto previsti per l’uso dell’MPEG 2. Il cambiamento ci coinvolgerà tutti ma sarà meno incisivo di quello prospettato per il passaggio al DVB-T2 con codec HEVC.
Ciononostante moltissimi utenti si ritroveranno a dover acquistare decoder o a cambiare TV per ricevere il segnale. Difficile stabilire quanti italiani rimarranno coinvolti nella faccenda. Occorre controllare se il supporto del televisore offre la visione in standard MPEG4. In quel caso siamo apposto, altrimenti sarete costretti all’acquisto forzato.
Per verificare che il nostro TV sia compatibile esiste una semplice procedura. Tentate di visualizzare i canali della suite Mediaset HD o RAI HD. Se riusciti a vederli non dovete comprare il decoder. Anche i nuovi canali DVB-T2 in MPEG4 funzioneranno correttamente.
In caso contrario si dovrà acquistare un decoder separato a costo accessibile presso i rivenditori online che già li dispongono o nelle grandi catene di elettronica nazionali. Tutto sommato una transizione quasi indolore per noi utenti.