carte PostePay Le carte PostePay continuano ad essere svuotate online a causa delle truffe che si sono diffuse di recente. Utilizzano email ed SMS fake che spaventano i titolari delle carte e minacciano una sospensione improvvisa del conto. Così gli hacker truffano i clienti di Poste Italiane!

Email ed SMS fake rubano i soldi dei clienti di Poste Italiane!

Un gruppo di malfattori, che utilizzano il web in modo illecito, creando siti clone e false email ed SMS per truffare gli utenti, diffondono comunicazioni in grado di allarmare in particolar modo i titolari delle carte PostePay. Le prepagate più diffuse e quindi più probabili da colpire.

Il phishing punta ai dati finanziari degli utenti attraverso i quali è possibile arrivare direttamente al denaro. E’ una tecnica sempre più diffusa online che sta creando numerosi disagi ma Poste Italiane sta tutelando i suoi clienti.

Weldpay, ad esempio, è uno degli strumenti che l’azienda ha messo a disposizione dei suoi clienti. E’ un app in grado di fornire agli utenti le informazioni necessarie che consentono di identificare le inserzioni di vendita online sicure. Non solo, oltre a verificare la reale affidabilità, Weldpay sorveglia l’acquisto e assicura, attraverso sei passaggi, che l’azione si concluda senza alcun inganno.

PostePay è la carta più utilizzata per effettuare acquisti online e spesso falsi annunci riescono a trarre in inganno i titolari delle carte rubando i loro soldi. Questa è soltanto una delle truffe che si va a sommare al phishing e allo smishing, che stanno attaccando i clienti di Poste Italiane già da tempo.

Negli ultimi due casi si tratta di email o SMS che arrivano agli utenti richiedendo loro di aggiornare le credenziali di accesso al conto. Il tentativo di frode può essere facilmente smascherato ed è importante non fornire mai i propri dati per essere al sicuro.

 

 

Articolo precedenteVolantino MediaWorld: smartphone, tablet, notebook e TV gratis per tutti
Articolo successivoPassa a Vodafone terrorizzano gli utenti con rimodulazioni e nuovi aumenti