Giovedì Netflix ha annunciato di aver firmato con Ken Barris, il creatore di “black-ish” della ABC, in un accordo pluriennale per produrre nuove serie esclusivamente sulla piattaforma streaming.
Il nuovo accordo arriva dopo un’intesa raggiunta tra Netflix e Ryan Murphy, l’ex produttore “American Horror Story”, e Shonda Rhimes, il creatore di “Grey’s Anatomy“. Secondo un report del Variety, che ha citato una fonte anonima, si penserebbe che l’accordo vaga 100 milioni per Barris.
La conferma è arrivata quando Joe Flint del Wall Street Journal dichiarò che Barris si era svincolato dal suo contratto con ABC Studios dopo le tensioni su un episodio che coinvolgeva degli attori.
Michelle Castillo della CNBC ha spiegato perché così tanti produttori vogliono lavorare con Netflix in questi tempi. L’ingaggio sarebbe piuttosto alto, si parla di somme dovute in anticipo, compreso il loro budget di produzione iniziale. In più ci sarebbe un bonus del 30% prima dei ricavi del back-end (i soldi ricavati dallo show dopo il rilascio).
Inoltre, l’analista di Barclays, Ross Sandler, ha sottolineato in un report che troppi contenuti potrebbero influenzare l’esperienza degli utenti di Netflix: “Troppi serie originale Netflix possono peggiorare l’esperienza degli utenti rendendo più difficile la scelta.”
Troppi contenuti potrebbero danneggiare l’esperienza degli utenti
Un utente occasionale di Netflix potrebbe avere un po più di difficoltà nel localizzare gli spettacoli, data la grande quantità di contenuti tra cui scegliere. Anche se la società è sulla buona strada per realizzare altri 1.000 film e spettacoli entro la fine dell’anno.
Un agente televisivo ha detto a The Query che stanno iniziando ad osservare i primi segnali di una reazione negativa con alcuni clienti. A questo punto l’azienda si chiede se troverà un pubblico con così tanta voglia di contenuti “innovativi”.