In due occasioni diverse, Sony ha elencato quali smartphone riceveranno l’importante aggiornamento ad Android 9 Pie. Con la seconda lista hanno anche posticipato la data dei primo di due mesi, al massimo tre; in molti se ne sono accorti e quindi sono arrivate delle spiegazioni dalla compagnia stessa. A dire si tratta della stessa infografica mostrata precedentemente, ma non a tutti è chiara.
Il processo è diviso in due fasi e la prima prevede la consegna del file originale da parte di Google attraverso una piattaforma chiamata Platfom Development Kit. Sempre attraverso la PDK, il produttore è in grado di mettere mano al file è sviluppare la propria versione e anche di testarla. Fatto questo, Sony e gli altri produttori provvedono ad aggiungere il nuovo software al oro sistema per poi utilizzare l’Hardware Abstraction Layer.
Questo passaggio consente al nuovo file di funzionare ed interagire con l’hardware dei diversi smartphone della compagnia; ognuno ha qualche peculiarità e qualcuno potrebbe rigettarlo. Da lì in poi inizia un’altra serie di test per vedere se il software funziona con le funzioni basilari quali chiamate, navigare in Internet e tanto altro. Viene visto anche se la versione funzioni con l’interfaccia grafica e le caratteristiche personali che ogni produttore mette nei suoi dispositivi. Da qui, inizia la fase dei test da parte da parte devi vari tester, interni ed esterni alla società.
La seconda fase del processo vede un lavoro di certificazioni, come quella Bluetooth e Wi-Fi, e di processi d’approvazione. Quando l’aggiornamento va in porto, si continua a monitorare il funzionamento e la risposta dell’utente finale.
Se avete uno dei dispositivi della prima chiamata, non vi resta che aspettare 2/3 mesi.