Tutti i dispositivi elettronici quando invecchiano iniziano a perdere colpi, il problema è che alcuni lo fanno più velocemente di altri mentre altri ancora mostrano delle problematiche troppo simili tra di loro. Che l’obsolescenza programmata esiste, è un dato di fatto e qualcuno accusa Apple di farne uso. Di prove certe non ce ne sono anche se il problema delle batterie di iniziano anno è stato difficile da digerire per molti utenti.
I protagonisti di questa storia è la coppia di iPhone di decima generazione, il 7 e 7 Plus. Tutt’ora risultano due dei migliori iPhone mai prodotti, forse addirittura davanti all’iPhone X, ma non vuol dire che siano a prova di età. Molti utenti hanno iniziato a segnalare lo stesso problema: lo smartphone soffre della Loop Disease.
Problema vecchio e, al tempo stesso, attuale
Questa epidemia è iniziata ad essere notata a giugno e continua a persistere tutt’ora. Sostanzialmente, lo smartphone inizia a congelarsi durante delle normali attività e, nei casi peggiori, il dispositivo non riesce più a riaccendersi rimanendo bloccato sul logo di Apple. Se qualcuno di voi se lo ricorda, è lo stesso problema che aveva avuto anche la coppia della generazione precedente, gli iPhone 6 e 6 Plus.
Al momento non sembra esserci una spiegazione precisa per questa malattia. L’ipotesi che sembra convincere di più, ovviamente, è quella dell’usura dell’hardware. La compagnia, dal canto suo, ha detto questo: “Stiamo esaminando un numero molto limitato di rapporti che riguardano il microfono su iPhone 7, se un cliente ha una domanda sul suo dispositivo può contattare AppleCare”. Il collegamento che è stato fatto tra il microfono e il loop del logo non si conosce, eppure è stato detto questo.
A quanto pare il tutto è riparabile e il costo dell’operazione varia tra i 100 e 150 dollari.; un bel costo per degli smartphone che tra poco compiranno due anni.