Siamo quasi pronti a salutare le fiere del mese di agosto per rientrare nel nostro quotidiano, e ci piacerebbe pensare che anche i criminali delle truffe online si siano presi una pausa. Purtroppo, tali situazioni incresciose e ricche di vittime sembrano essere diventate sempre più frequenti, senza vacanze che tengano.
Il maledetto metodo del phishing, che permette ai malintenzionati di appropriarsi dei dati personali e delle chiavi di accesso dei conti correnti online, è uno strumento ancora molto efficace nonostante la sua semplicità. Colpisce le persone nel loro difetto peggiore: la distrazione e la credulità.
Più volte abbiamo parlato di truffe ai danni di banche prestigiose come Unicredit e BNL che, seppure hanno rafforzato i loro sistemi anti hacker, registrano sempre nuove vittime. Il tutto avviene per colpa degli utenti stessi, raggirati al punto da fornire anche i codici di accesso più segreti della loro home banking.
Un tipico caso di truffe con phishing: le email
Come riconoscere una email dal sapore di truffa svuota conto corrente? Beh, potremmo dire che è molto semplice ma, in realtà, non è affatto facile quando il fulcro della truffa è la nostra stessa emotività. Tuttavia, il messaggio che ricevete in posta riporta quasi sempre un importante avviso che v’informa di un “blocco del conto” per anomalie nei movimenti in uscita, di una “chiusura del conto” in seguito a delle modifiche burocratiche, oppure di “dati di accesso scaduti” che vanno rinnovati. In ogni email c’è sempre un link che rimanda a un sito dove andranno inserite le proprie credenziali.
Al fine di non rimanere truffati, vi ricordiamo che banche come Unicredit e BNL non vi chiedono mai le credenziali via email né attraverso telefono o SMS. Se avete dubbi su ciò che ricevete, contattate sempre il vostro consulente di fiducia in banca.