Senza entrare nell’eterna diatriba tra radiazioni e tumori, è ormai assodato che gli smartphone siano “costretti” ad emettere radiazioni nel collegamento e comunicazione con l’antenna stessa (sopratutto nel momento in cui viene effettuata una chiamata). L’Unione Europea, come le altre organizzazioni mondiali, ha imposto un limite massimo (espresso in W/Kg), oltre il quale il dispositivo viene effettivamente additato come dannoso e non ammesso alla vendita sul territorio.
Il valore preso in esame è il SAR, ovvero il grado di assorbimento delle radiazioni elettromagnetiche. Più il SAR è elevato, maggiore è il quantitativo di radiazioni a cui l’organismo viene sottoposto in condizioni definite stressanti per il terminale.
Secondo un recente studio di Statista, il peggior prodotto (secondo quest’indice) in commercio resta lo OnePlus 5T (SAR di 1,68 W/KG). Ciò non sta a significare che un suo possessore sia a rischio tumore o comunque più in pericolo di un altro, ma che indubbiamente il modello indicato emetta un maggior quantitativo di radiazioni.
Sul podio della speciale classifica è inoltre possibile trovare Huawei Mate 9 (con 1,64 W/KG) e Nokia Lumia 630 (con 1,51 W/Kg). La lista è davvero lunga, i modelli li vedete voi stessi, e come potete notare le grandi marche, come Huawei e Apple non ne sono escluse. Virtuosa, se possiamo definirla come tale, è Samsung, i suoi terminali sono indubbiamente tra i migliori fra tutti.