smartphone notch

Dall’avvento dei primi smartphone, e col passare degli anni, il display di questi dispositivi è andato via via ad ingrandirsi. Prima si è iniziato a ridurre gli spazi laterali e poi. man mano, quelli superiore e inferiori fino a quanto si è raggiunto un punto morto. Per continuare ci sarebbe voluta un’idea fuori dagli schermi, e qualcuno l’ha avuta, il notch.

Ci sarebbe da discutere su chi effettivamente l’abbia pensato prima, ma di sicuro la prima compagnia ad averlo introdotto è stata Essential. Detto questo, purtroppo, in questo caso non conta il primo che arriva, ma chi fa più scalpore e in questo ha vinto Apple con il suo iPhone X. Lo smartphone è stato un successo è da allora molti dispositivi hanno copiato questa scelta di design.

 

Durerà molto?

Mentre c’è chi si è limitato a copiare Apple (qualcuno lo sta facendo ancora adesso) altre compagnie si sono messe a progettare nuove varianti o alternative del tutto diverse. Per esempio, Oppo è passata ad una lunetta a goccia d’acqua, molto simile a quello minimale di Essential Phone. Xiaomi ha provato ad inserire la fotocamera frontale nell’angolo in basso a destra del Mi Mix 2S mentre Samsung ha deciso di aspettare un altro tipo di tecnologia, una simile a quella dello scanner al di sotto dello schermo stesso.

Tra tutti questi però, la società che ha avuto la scelta migliore è stata sicuramente Vivo con il suo sensore a scomparsa. Questa scelta permette di nascondere gli obiettivi dentro la scocca lasciando allo schermo tutto il pannello frontale.

La tecnologia avanza, le idee ci sono, i progetti e i brevetti pure. L’era della lunetta, il tanto odiato notch, potrebbe già essere in una parabola discendente e per tutto il corso del 2019 potremmo vedere un sempre minore uso di questa scelta di design fino alla sua scomparsa totale.

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